Madre faceva stuprare la figlia 11enne in cambio di droga: condannata a 51 anni

Dovrà scontare 51 anni della sua vita dietro le sbarre di una prigione e probabilmente non ne uscirà mai viva la 30enne April Corcoran, la madre statunitense arrestata nel giugno scorso con l'accusa di aver offerto regolarmente la figlia di 11 anni allo spacciatore di fiducia in cambio di droga. Così ha deciso infatti il tribunale dello stato dell'Ohio dove la donna era sotto processo con l'accusa di traffico di esseri umani, maltrattamenti, complicità in uno stupro e per aver messo in pericolo la vita della ragazzina. La donna era stata già dichiarata colpevole di dieci capi di imputazione connessi al caso dopo aver rinunciato al patteggiamento e attendeva solo la sentenza finale.
"È uno dei crimini legati alla droga più atroci che abbia mai sentito. Sappiamo tutti che la droga non genera buone azioni, ma dare via la propria bambina è impensabile" ha dichiarato il Procuratore Katherine Pridemore. L'avvocato di Corcoran, James Bogan, ha detto che la sua cliente ha ammesso le sue colpe perché ha capito quanto commesso e perché non voleva che sua figlia testimoniasse in aula. Un difesa che non ha convinto il giudice Leslie Ghiz che prima del verdetto ha dichiarato: "L'unica cosa che non ho sentito è stata la sua richiesta di perdono. Lei merita di morire in prigione".
Secondo quanto ricostruito in aula, la donna avrebbe costretto la 11enne ad avere rapporti sessuali con il suo spacciatore, il 42enne Shandell Willingham, per almeno quattro mesi dal febbraio al giugno del 2014 ricevendo in cambio dell'eroina e in alcuni casi somministrandola anche alla bimba dopo i rapporti come una sorta di ricompensa. L'uomo, accusato di 26 reati tra cui l'aver filmato gli stupri della piccola, è in attesa di sapere quanti anni dovrà passare in prigione. La bimba invece è stata riconsegnata alla famiglia del padre e ora vive in un altro stato dove sta cercando di riprendesi con mille difficoltà e l'aiuto di psicologi