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Il miracolo di Palla: il cane quasi decapitato migliora. Ma non mancano le polemiche

La povera cagnolina con la testa gonfia e sformata a causa di un laccio di nylon chiuso intorno al collo sta sempre meglio, come si può vedere nei video pubblicati dalla Clinica di Oristano che l’ha in cura. Ma su Facebook in molti fanno notare che di casi simili ce ne sono tanti e l’attenzione non dovrebbe esser rivolta solo a Palla: “Allora mettiamo un cappio a tutti i randagi”.
A cura di Biagio Chiariello
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Vi ricordate di Palla? La sua storia, in cui a farla da protagonista è stata purtroppo la cattiveria e la stupidità dell’uomo, aveva fatto il giro dei social network. Ha commosso, indignato e scosso le coscienze di tutta Italia. In molti si sono mossi per raccogliere fondi per le cure del pitbull trovato con un cappio che le stringeva il collo. Ora per questo cane c’è una lunghissima lista di famiglie pronte ad accoglierla. "Sinceramente pensavamo in tanti anni di carriera di aver visto di tutto. Ma una situazione del genere è davvero agghiacciante – scrivono su Facebook i veterinari della clinica Duemari di Oristano che l'hanno soccorsa e dove è attualmente ricoverata – . Aveva un cappio di naylon al collo così stretto che le aveva segato la cute e il muscolo fino a farle gonfiare la testa a dismisura. E a sfigurarla".

Ma Palla migliora giorno dopo giorno, come si può vedere nell’ultimo pubblicato sempre su Facebook dal centro di accoglienza per animali. “Palla se fosse maschio si toccherebbe le sue omonime !!!! #goPallago !!!! E’ una vera V.I.P le hanno fatto anche un coccodrillo !!! CONDIVIDETE grazie !!! Siamo sommersi di chiamate !!! Palla sta benissimo” scherzano i veterinari della clinica.

Tuttavia non mancano i commenti polemici. Alcuni utenti di Facebook fanno infatti notare che di Palla è pieno il mondo. I randagi sono migliaia e l’attenzione non dovrebbe essere catalizzata solo su questo pitbull. C’è addirittura chi fa notare che, sarcasticamente, che metterà dei lacci a tutti i randagi, così che anch’essi possano essere presi in cura. Ma anche in questo caso la risposta della Clinica Veterinaria Duemari non si è fatta attendere:

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