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Schianto a Vicenza fu omicidio suicidio, l’ultima telefonata della moglie: “Mi ammazza”

C’è un omicidio-suicidio dietro all’incidente avvenuto due giorni fa a Gambellara. Antonio Facchin, 54 anni, ha ucciso la moglie Vanna Meggiolaro, 50 anni, e si è suicidato nello stesso tempo facendo schiantare l’utilitaria che stava guidando contro un camion.
A cura di Biagio Chiariello
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L’impatto frontale con il camion è stato fatale. E a quanto pare voluto. Ci sarebbe una drammatica svolta nell’incidente che nel pomeriggio del 7 marzo a Gambellara, in località Torri di Confine sulla Regionale 11, è costato la vita ai coniugi separati Antonio Facchin di 54 anni e Vanna Meggiolaro di 50 anni, residenti nel Vicentino. Non un incidente ma un omicidio-suicidio messo in atto dall’uomo alla guida dell’auto, a due giorni dall’udienza di separazione dalla donna dopo 25 anni di matrimonio, come riporta il Corriere del Veneto. A confermare questa inquietante ipotesi c’è l’ultima telefonata fatta dalla donna, che diceva: “Mi ammazza, questo vuole che ci ammazziamo”. Un nuovo caso di femminicidio quindi, come conferma la Procura di Vicenza, dietro a quello che sembrava un incidente. La Procura di Vicenza, come ha spiegato il capo dell'ufficio giudiziario, Antonio Cappelleri, ha quindi aperto e subito chiuso per morte del reo, un fascicolo per omicidio volontario.

Sembra che l’uomo non avesse mai digerito la separazione dalla mamma di sua figlia. Il quotidiano locale ha evidenziato come fosse arrivato anche a minacciare l’avvocato della moglie con una pistola finta (ma priva di tappo rosso) durante un incontro in studio per definire la separazione. Facchin, peraltro, doveva già difendersi dalle accuse di maltrattamenti, riferite all’ultimo anno. In tal senso, l’udienza preliminare ci sarebbe stata a breve. “Il mio assistito era tranquillo, pareva aver finalmente accettato la fine del matrimonio – ha fatto sapere l’avvocato Piero Zuin – Non c’erano più motivi di pressione: era stata definita la divisione dei beni, in udienza la separazione da giudiziale si sarebbe trasformata in consensuale”. Il legale evidenzia come fosse stata “trovato un accordo e la signora era rientrata nella sua casa dopo che Facchin si era trasferito”.

La dinamica  di quanto accaduto martedì scorso è ancora al vaglio degli inquirenti. Pare che quando è avvenuto lo schianto il camion, condotto da un uomo di 62 anni, avesse rallentato o comunque accostato lungo la strada. Secondo alcuni testimoni aveva messo la freccia per svoltare. Ma a un certo punto dalla direzione opposta sarebbe sopraggiunta la Nissan Micra grigia intestata a Vanna Meggiolaro e guidata da Antonio Facchin, con l’ormai ex compagna al suo fianco. Per cause al vaglio dei carabinieri, l’auto ha improvvisamente invaso la corsia opposta e si è scontrata frontalmente con il camion. L’impatto è stato devastante per i due coniugi. Solo leggere contusioni invece per l'autista del mezzo pesante.

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