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Scandalo sanità umbra, Grillo convoca unità di crisi: “Via mele marce”. Lega: “Marini si dimetta”

La ministra Giulia Grillo convoca unità di crisi permanente del ministero in seguito allo scandalo sanità in Umbria. Arrivano le dimissioni dell’assessore Luca Barberini. Irregolarità riscontrate in 11 concorsi, per una trentina assunzioni nella sanità, tra medici, infermieri e personale ausiliario, anche delle cosiddette categorie protette.
A cura di Annalisa Cangemi
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La ministra della Salute Giulia Grillo ha detto ai suoi uffici, ieri notte, di convocare l'unità di crisi permanente del ministero per quanto accaduto in Umbria, in relazione agli arresti nell'ambito dell'indagine della procura di Perugia su alcune irregolarità che sarebbero state commesse in ben 11 concorsi, per una trentina assunzioni nella sanità, tra medici, infermieri e personale ausiliario, anche delle cosiddette categorie protette. L'unità di crisi si riunirà oggi alle 16.00 al ministero. "Cacceremo le mele marce, subito, perché non può esserci salute senza legalità", ha affermato la ministra pentastellata.

Ieri è stata diffusa la notizia dell'arresto di vertici della santità umbra: il segretario del Pd dell'Umbria Gianpiero Bocci e l'assessore regionale alla Salute e coesione sociale Luca Barberini sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza, e si trovano ai domiciliari, insieme al direttore generale dell'Azienda ospedaliera Emilio Duca e al direttore amministrativo della stessa azienda, Maurizio Valorosi. Tra i reati ipotizzati a vario titolo ci sono abuso d'ufficio, rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento. Risulta invece indagata la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini (Pd), che però nega qualsiasi coinvolgimento. Ma l'inchiesta potrebbe allargarsi ancora: al momento sono coinvolte 35 persone.

L'assessore alla Salute Barberini ha già annunciato le dimissioni in una lettera indirizzata alla presidente Marini: "Con la presente rassegno con effetto immediato le dimissioni dalla carica di assessore regionale. Tale scelta si rende necessaria onde permettermi di chiarire la mia completa estraneità ai fatti che mi vengono contestati". 

"Il quadro della vicenda – ha aggiunto il ministro Giulia Grillo in una nota – è molto grave. Per la parte che attiene al mio ministero effettueremo ogni verifica che ci compete. Quando c'è di mezzo la salute dei nostri cittadini non possiamo permettere che gli abusi di una certa politica, di un cattivo modo di amministrare la sanità sporchino il lavoro di tanti operatori che ogni giorno con sacrificio sostengono il Ssn. Cacceremo le mele marce, subito, perché non può esserci salute senza legalità". Oggi, alle 16, nella sede del dicastero si riunirà dunque l'unità di crisi permanente alla presenza della ministra, con il compito di accertare se, e in quale misura, in conseguenza delle vicende giudiziarie siano stati commessi reati contro la Pubblica amministrazione e impedimenti nell'erogazione dei servizi sanitari ai cittadini. L'Unità di crisi permanente del ministero ha il compito di individuare con tempestività procedure e strumenti mirati a ridurre il rischio di ripetizione di eventi simili.

Gli esponenti del Carroccio attaccano la presidente Marini e i dem: "Chiediamo al Pd e alla presidente Marini di fare un passo indietro, il tempo è scaduto. La Lega Umbria è pronta ad assumere la responsabilità di governo in elezioni che devono arrivare quanto prima", ha detto i parlamentari umbri della Lega, Virginio Caparvi, Luca Briziarelli, Riccardo Augusto Marchetti, insieme al consigliere regionale Valerio Mancini, durante una conferenza stampa convocata nella sede della Lega a Perugia. "Quello che ha fatto il Pd è aver portato una regione al tracollo" hanno detto per poi aggiungere: "Carte alle mano emerge che hanno usato la loro appartenenza politica per nomine alla sanità".

I vertici di Fratelli d'Italia nella regione chiedono invece di commissariare l'azienda ospedaliera di Perugia: "Chiediamo l'intervento del prefetto di Perugia – fanno sapere in una nota il senatore Franco Zaffini, il deputato Emanuele Prisco e il capogruppo in consiglio regionale Marco Squarta – per ripristinare la governance del più importante polo ospedaliero regionale e garantire i servizi ai cittadini". 

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