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La mamma della ragazza ferita da un proiettile a Sezze: “Contenti che responsabile sia stato arrestato”

“I problemi a livello fisico sono fortunatamente superabili. La parte emotiva è sicuramente più difficile. Siamo però contenti che sia stato preso, adesso aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso”.
A cura di Natascia Grbic
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Una pattuglia del carabinieri.
Una pattuglia del carabinieri.

"Vorrei ringraziare i carabinieri di Latina per il lavoro eccellente che hanno svolto. Non pensavamo si arrivasse a questo punto, sappiamo che molto probabilmente si era rifugiato nel suo Paese di origine (la Romania, ndr), come infatti è stato. Ringrazio specialmente i tre carabinieri che sono venuti a casa mia quando mia figlia è uscita dall'ospedale. Mi hanno guardato negli occhi e detto ‘noi non dormiremo fino a che non troveremo chi ha fatto del male a sua figlia'. E hanno mantenuto la parola, sono stati proprio loro a individuarlo".

A parlare è la madre della ragazza che lo scorso 28 aprile è stata ferita da un colpo di pistola sparato davanti un bar a Sezze. Oggi è stato arrestato il 37enne che l'ha ferita, e che dopo i fatti è scappato in Romania. La giovane era con il suo fidanzato quando è stata raggiunta da un proiettile vagante che l'ha colpita alla gamba. La ventenne è stata la vittima collaterale di una rissa tra bande scoppiata poco prima. Il 37enne aveva puntato all'addome del barista, lui ha dato una botta all'arma, deviando il proiettile, che è andato nella gamba della ragazza. Portata immediatamente in ospedale, è stata sottoposta a una delicata operazione.

Le indagini dei carabinieri sono partite immediatamente, e non c'è voluto molto a individuare il responsabile dell'aggressione. Per arrestarlo c'è però voluto del tempo, con i militari che hanno collaborato con l'Interpol e la polizia rumena.

Dopo l'operazione, la ventenne ha avuto alcune difficoltà. "Sta meglio ma la ferita è andata in necrosi, alcune schegge hanno fatto infezione – continua la mamma – I problemi a livello fisico sono fortunatamente superabili. La parte emotiva è sicuramente più difficile. Siamo però contenti che sia stato preso, adesso aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso".

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