Vaticano vuole fermare ddl Zan, Salvini: “Grazie per il buonsenso, legge minaccia libere opinioni”
Il segretario della Lega Matteo Salvini ha ringraziato il Vaticano per la nota ufficiale con cui la Santa Sede chiede al governo italiano di stoppare il ddl Zan contro l'omofobia, al momento in discussione in commissione Giustizia del Senato, dopo l'approvazione definitiva alla Camera lo scorso novembre. La legge secondo la Santa Sede violerebbe in alcuni punti l'accordo di revisione del Concordato.
"Bene. Ringrazio il Vaticano per il buonsenso. Lottare contro ogni tipo di discriminazione e di abuso di violenza è nel nostro Dna perché ognuno deve essere libero di amare, vivere e di scegliere come condividere la sua vita", ha dichiarato Matteo Salvini a Lamezia Terme per inaugurare una sede della Lega. "Del ddl Zan – ha aggiunto – abbiamo sempre contestato il fatto che fosse un bavaglio nei confronti della libertà di opinione. Quindi, se c'è la volontà di ragionare insieme su un testo che non intacchi questo principio e che tuteli da ogni discriminazione noi siamo assolutamente d'accordo".
La notizia della comunicazione formale, consegnata lo scorso 17 giugno all’ambasciata italiana presso la Santa Sede da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, è stata pubblicata dal Corriere della Sera. Dal documento emergono le preoccupazione della Santa Sede per il ddl Zan: "Alcuni contenuti attuali della proposta legislativa in esame presso il Senato — recita il testo — riducono la libertà garantita alla Chiesa Cattolica dall’articolo 2, commi 1 e 3 dell’accordo di revisione del Concordato". Si tratta della prima volta in cui la Chiesa interviene durante l'iter di approvazione di una legge, esercitando le facoltà previste nei Patti Lateranensi.
Questa mattina il segretario del Pd Enrico Letta si è detto disponibile al confronto in Parlamento e alla discussione di alcuni "nodi giuridici" della legge, che amplia la legge Mancino contro i crimini d'odio, comprendo anche le discriminazioni per misoginia e omotransfobia.
"Bene, era la richiesta della Lega – ha replicato Matteo Salvini – Sì alla libertà di amare, sì alla lotta contro ogni discriminazione, sì alla punizione di ogni genere di violenza. No a censura e processi per chi ritiene che mamma, papà e famiglia siano il cuore della nostra società, no al gender nelle scuole, no a chi vuole rubare fiabe e sogni ai nostri bambini, no all'utero in affitto. Sempre dalla parte della Libertà e dei diritti".
Per Roberto Grendene, segretario dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), "Il Vaticano ha violato l'indipendenza e la sovranità della Repubblica. Il governo ha l'obbligo politico e morale non solo di resistere alle pressioni ma di denunciare unilateralmente questa inaudita ingerenza negli affari dello Stato".
"È un evento senza precedenti. Mai la diplomazia vaticana si era intromessa con un atto formale nell'iter di approvazione di una legge dello Stato (che tutela i diritti poi!). In nome del Concordato si viola di fatto la nostra Costituzione, che stabilisce l'indipendenza e la sovranità della Repubblica: si tratta di un atto gravissimo, rispetto al quale il governo e il Parlamento devono prendere immediatamente le distanze. Se le cose stanno così a maggior ragione occorre approvare la legge Zan e denunciare unilateralmente il Concordato".