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Spending review, Cottarelli: “Troppi 8mila Comuni, bisogna ridurli”

Il commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, durante un’audizione in Parlamento, ha sottolineato l’importanza di diminuire i comuni per ridurre la spesa.
A cura di Antonio Palma
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“Ottomila comuni sono troppi, bisognerebbe pensare ad una riduzione”. A sostenerlo, durante un’audizione alla Camera dei deputati, è Carlo Cottarelli, il commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica. “Questo faceva già parte delle misure di riduzione della spesa che renderebbe anche più facile il coordinamento tra gli enti locali. Ma poi non si è più tornati sull’argomento” ha aggiunto Cottarelli davanti ai deputati. Per favorire una fusione dei comuni, secondo il Commissario alla Spendung review, tra le altre cose si potrebbe “pensare meccanismi premiali a favore di coloro che si mettono insieme”. Secondo Cottarelli inoltre è fondamentale che i comuni imparino ad investire perché questo è un modo per poter risparmiare. “Occorre dare priorità a degli investimenti che consentano il risparmio da parte delle pubbliche amministrazioni” ha infatti sostenuto durante l’audizione.

Fondamentale la semplificazione della burocrazia

“Con la legge di stabilità dovrebbe essere avviato il sistema di fabbisogni standard per i comuni” ha poi sottolineato Cottarelli, aggiungendo: “Credo che la strada che è stata intrapresa, quella dei fabbisogni standard per ridurre i costi dei comuni sia la strada da seguire”. Cottarelli ritiene che “già nel 2015 sarà possibile usare i fabbisogni standard per la ripartizione di almeno una parte del fondo di solidarietà dei comuni e credo che la legge di stabilità dirà qualcosa in questo senso”. Il commissario, dicendosi soddisfatto del lavoro fatto fino ad oggi, rivela che un altro dei temi principali del Governo è “la semplificazione della burocrazia e credo che sarà portato avanti con grande energia”.

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