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Sea Watch, Matteo Salvini: “Nave sequestrata ed equipaggio arrestato, solo così sarò contento”

Un’altra notte in mare per i migranti ancora a bordo della Sea Watch 3, ferma davanti al porto di Lampedusa, mentre continua il braccio di ferro tra la Ong e le autorità italiane. “Se la nave verrà sequestrata e l’equipaggio arrestato non potrò che essere contento”, afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini. “I diritti fondamentali delle persone a bordo sono stati violati per un tempo sufficientemente lungo, non c’era altra scelta”, replicano dalla Sea Watch. La raccolta fondi in sostegno alla Ong, intanto, supera gli 80mila euro.
A cura di Annalisa Girardi
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Un'altra notte in mare per i migranti ancora a bordo della Sea Watch 3. La nave della Ong tedesca rimane ferma davanti al porto di Lampedusa, dopo che la comandante Carola Rackete aveva deciso ieri di forzare il blocco imposto dal Viminale per portare finalmente a terra le persone soccorse ormai più di due settimane fa nel Mediterraneo. Ora la Sea Watch 3 si trova al centro del braccio di ferro fra l'organizzazione e le autorità italiane. "Se la nave verrà sequestrata e l'equipaggio arrestato non potrò che essere contento", scrive su Twitter il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che continua ad accusare la Ong di fare battaglia politica sulla pelle dei migranti soccorsi. "È chiaro che una nave di una Ong tedesca con bandiera olandese, che raccoglie immigrati in acque libiche e non va in Tunisia, né a Malta, ma tira dritto verso l'Italia, disobbedendo alla Guardia di finanza, al governo, alla Marina militare, a tutti, lo fa per motivi di battaglia politica", aggiunge il leader leghista.

"In 15 giorni sarebbero arrivati in Olanda due volte. Hanno rifiutato i porti sicuri più vicini. Ong aiutano i trafficanti di esseri umani", scrive sulla sua pagina il ministro. E ancora: "Chi forza un posto di blocco in macchina viene fermato. Spero che in queste ore ci sarà un giudice ad affermare che all'interno di quella nave ci sono dei fuorilegge, prima fra tutti la comandante". Intervenendo in mattinata a Radio Anch'io Salvini aggiunge: "Non assecondo chi aiuta gli scafisti che con i soldi degli immigrati poi si comprano armi e droga", sempre in riferimento all'azione delle Ong e ai soccorsi che queste navi effettuano nel Mediterraneo.

L'Europa in silenzio, la Farnesina richiama l'Olanda

Nel frattempo, a Bruxelles la Commissione europea è in contatto con gli Stati membri per organizzare la ridistribuzione delle persone soccorse. "In due settimane nessuna soluzione politica e giuridica è stata possibile, l'Europa ci ha abbandonati e la nostra comandante non ha avuto altra scelta", aveva lamentato la Ong. "Nessuna istituzione europea vuole prendersi la responsabilità e sostenere la dignità al confine dell'Europa nel Mediterraneo. Questo è il motivo per il quale ci siamo assunti la responsabilità per conto nostro. Entriamo nelle acque italiane dato che non è rimasta più nessuna altra opzione per assicurare la sicurezza dei nostri ospiti, i cui diritti fondamentali sono stati violati per un tempo sufficientemente lungo", ha aggiunto Johannes Bayer, presidente della Sea Watch, affermando che "le garanzie dei diritti umani non devono essere condizionate ad un passaporto o ad alcuna negoziazione Ue: devono essere indivisibili", ha aggiunto.

Da palazzo Chigi, invece comunicano in una nota che "la Farnesina conferma che, su indicazione del ministro degli Esteri Enzo Moavero, sono state date istruzioni all'Ambasciatore dell'Italia all'Aja di fare, immediatamente, un passo formale presso il governo dei Paesi Bassi". Si attende quindi una risposta dalle autorità olandesi. Intanto la raccolta fondi lanciata su Facebook in sostegno alle spese legali della Sea Watch e della sua comandante, che rischia una multa fino a 50mila euro per aver forzato il blocco imposto dal Viminale, ha già oltrepassato gli 80mila euro. “Se il nostro capitano Carola segue la legge del mare, che le chiede di portare le persone salvate dalla Sea Watch 3 in un porto sicuro, potrebbe affrontare pesanti condanne in Italia. Aiutaci a difendere i diritti umani, condividi questo post e fai una donazione per la sua difesa legale. Per Sea-Watch e il tuo contributo farà la differenza, piccolo o grande che sia. Ogni contributo è utile. Grazie per il tuo sostegno", si legge nel post della raccolta. "In caso non fosse necessario usare i fondi, questi rimarranno a disposizione di Sea-Watch per la prossima missione", viene specificato.

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