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News su migranti e sbarchi in Italia

Oltre mille persone sbarcate a Lampedusa in un giorno: l’hotspot è di nuovo in difficoltà

Oltre 1.200 persone sono sbarcate a Lampedusa in ventiquattro ore e l’hotspot è di nuovo a rischio collasso. Solo nella notte sono approdati sei barconi, soccorsi da Guardia di finanza, Capitaneria di porto e Frontex, su cui viaggiavano in totale quasi quattrocento migranti.
A cura di Annalisa Girardi
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A Lampedusa non si fermano gli sbarchi. Nell'ultima giornata se ne sono contati diversi, oltre 1.200 persone sono arrivate sull'isola in ventiquattro ore e l'hotspot è di nuovo a rischio collasso. Solo nella notte sono approdati sei barconi, soccorsi da Guardia di finanza, Capitaneria di porto e Frontex, su cui viaggiavano in totale quasi quattrocento migranti. Nel centro di prima accoglienza ci sono di nuovo oltre mille persone, nonostante i continui trasferimenti: in mattinata in 230 lasceranno l'isola per partire, con un traghetto di linea, alla volta di Porto Empedocle.

Diversi dei migranti sbarcati a Lampedusa vengono da Gambia, Guinea, Senegal, Mali e Ghana. Sono partiti da Sfax, in Tunisia. Continuano ad arrivare anche molti siriani, egiziani, libanesi, etiopi, pakistani, bengalesi, eritrei e somali, che generalmente partono invece dalla Libia, da Zuara o Sabratha.

Secondo il cruscotto del Viminale, aggiornato al 14 novembre, in totale da inizio anno sono sbarcate in Italia 147.239 persone, contro le 92.881 dello stesso periodo nell'anno precedente e le 59.069 del 2021.

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La maggior parte delle persone che arriva sulle nostro coste proviene da Guinea (17.807), Tunisia (16.757), Costa d'Avorio (15.834), Bangladesh (10.853), Egitto (10.476), Siria (8.420), Burkina Faso (8.259) e Pakistan (7.029). Tanti i minori non accompagnati: quest'anno, da gennaio a metà novembre, sono stati 15.542.

Intanto il Consiglio d'Europa è tornato a bocciare la strategia italiana di gestione dei flussi migratori. In particolare l'accordo con l'Albania: “Solleva diverse preoccupazioni in materia di diritti umani e si aggiunge ad una preoccupante tendenza europea verso l’esternalizzazione delle responsabilità in materia di asilo”.

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