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La gestione dell’hotspot di Lampedusa passa alla Croce rossa: oggi 10 sbarchi, in 500 nel centro

Dal 1 giugno la gestione dell’hotspot di Lampedusa è passata alla Croce rossa. Al momento ci sono quasi 500 persone nel centro: solo nell’ultimo giorno si sono contati dieci sbarchi sull’isola.
A cura di Annalisa Girardi
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Da oggi, 1 giugno, la gestione dell'hotspot di Lampedusa passa alla Croce rossa. Nel centro di contrada Imbriacola già da qualche settimana sono arrivati i mezzi della Croce rossa, tra cui un pullman che servirà per trasferire i migranti dal porto al centro. Oggi ci sono quasi 500 persone nell'hotspot, dopo gli ultimi sbarchi: dieci solo nella giornata di oggi.

Dalla mezzanotte sono arrivate moltissime persone nell'isola. In un giorno ben 355. Gli ultimi 32 viaggiavano su due barchini che sono stati soccorsi dalla Guardia di Finanza al largo di Lampedusa. Hanno raccontato di essere partiti da Sfax, in Tunisia, e di aver pagato cinquemila dinari per la traversata. In totale i migranti al momento nel centro sono 469, quasi un centinaio in più della capienza massima.

"Cercheremo di fare in modo che l’hotspot di Lampedusa, che la Croce rossa italiana andrà a gestire, diventi il baluardo dell’umanità in quella parte di mondo. Il nostro impegno sarà quello di garantire ai migranti un’accoglienza degna dal punto di vista umano innanzitutto", aveva detto il presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, durante la conferenza stampa di qualche settimana fa in cui era stato presentato il protocollo di intesa.

Per poi aggiungere: "È il posto più a Sud in Europa dove si accolgono le persone migranti e deve essere il fiore all’occhiello per quanto riguarda il trattamento degli esseri umani: degli uomini, delle donne e dei bambini che arrivano. Siamo orgogliosi di poter lavorare con il governo a questa sfida e ringraziamo per la fiducia che la struttura Commissariale ha voluto riporre in noi. Vogliamo davvero lavorare per dare un’impronta umana al fenomeno migratorio".

Il governo aveva deciso di affidare alla Croce rossa la gestione dell'hotspot, in cui spesso ospiti e lavoratori hanno lamentato le pessime condizioni sanitarie, durante l'esame del decreto Cutro. Nel provvedimento sono state infatti inserite diverse norme per i centri di accoglienza, con una riorganizzazione delle strutture esistenti e un'estensione delle deroghe già previste per i centri per il rimpatrio, i Cpr. E si è poi stabilita la possibilità di affidare appunto alla Croce rossa la gestione dell'hotspot di Lampedusa in situazioni di particolare sovraffollamento.

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