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Gianni Alemanno azzera la Giunta: ritirate tutte le deleghe agli assessori

Bufera al Campidoglio: il sindaco Alemanno, dopo lo scandalo “parentopoli” e dopo un sondaggio che evidenzia il suo grave calo di gradimento nei sondaggi, ha deciso di azzerare la giunta e di ritirare le deleghe ad assessori e consiglieri: Bertolaso probabile ViceSindaco.
A cura di Cristian Basile
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COMUNE, SEDUTA DI CONSIGLIO DEDICATA AL BILANCIO -FOTO 2

"Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha firmato due ordinanze con cui ha revocato tutte le deleghe alla giunta capitolina e ai consiglieri delegati". È quanto si legge in una nota del portavoce del sindaco, Simone Turbolente. "La Giunta, a norma di statuto, dovrà essere nominata nuovamente entro il più breve tempo possibile. Obiettivo del sindaco – ha spiegato il portavoce – è quello di nominare i nuovi assessori e i nuovi consiglieri delegati entro giovedì 13 gennaio. Per giungere a questo obiettivo il sindaco ha chiesto al vicesindaco Mauro Cutrufo, a Alfredo Antoniozzi e al capogruppo del Pdl Luca Gramazio, oltre ai vertici del PdL, di affiancarlo nelle consultazioni e nelle valutazioni".

La drastica decisione è arrivata nel giorno in cui il Sole 24 Ore comunica un calo del gradimento del sindaco di ben cinque punti ( nella classifica di gradimento dei Sindaci stilata da Ipr Marketing, Alemanno non va oltre il 73esimo posto) , colpo di grazia alla vecchia giunta già traballante dopo lo scandalo "Parentopoli" (le assunsioni facili di amici e familiari nelle società municipalizzate Atac ed Ama) che aveva visto coinvolti diversi collaboratori vicini ad Alemanno.

"Si è conclusa una prima fase del governo comunale – dichiara Alemanno – che ha ottenuto importanti risultati". "Ora – prosegue il sindaco – è necessario lavorare per fare in modo che questi progetti e i nuovi poteri di Roma Capitale vengano rapidamente calati sul territorio con una grande attenzione alla qualità della vita dei cittadini e dei quartieri". "Per questo motivo è necessario avviare un cambiamento della giunta – aggiunge Alemanno – che fissi per ogni assessore, le deleghe, gli obiettivi prioritari, secondo un preciso cronoprogramma e le regole politiche che garantiscano la piena sintonia con le categorie sociali e produttive della città. Tutto questo – conclude – in vista della riunione degli Stati generali della città convocati per il 9 e 10 febbraio presso il Palazzo dei Congressi dell'Eur e in cui sarà presentato il piano strategico di sviluppo e il Comitato promotore della candidatura alle Olimpiadi del 2020".

Intanto si avanzano le prime ipotesi sui cambiamenti in giunta, su chi lascerà la vecchia giunta e su chi andrà a comporre il nuovo governo della Capitale: pare che a lasciare quasi sicuramamente la giunta saranno l' assessore ai Trasporti, Sergio Marchi , il titolare dell'Ambiente Fabio De Lillo e Laura Marsilio (Scuola), l'assessore al Personale Enrico Cavallari, mentre la persona attorno al quale si costruirà tutto, pare essere Guido Bertolaso che Alemanno vorrebbe avere al suo fianco con l’incarico di vicesindaco. L’ex capo della Protezione Civile potrebbe anche decidere di guidare la coalizione di centro destra, qualora Alemanno abbandonasse il Campidoglio per un incarico governativo (ministro della Cultura, al posto di Bondi).

Dall'opposizione, intanto, dure critiche alla giunta Alemanno arrivano da Marco Miccoli, segretario del Pd a Roma, il quale evidenzia come la scelta di azzerare la giunta da parte del sindaco dimostri il “lampante il fallimento di questa gestione della destra romana”, per poi invitare lo stesso sindaco alle dimissioni immediate “visto che l'incapacità totale di questa Amministrazione è soprattutto colpa sua”.

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