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Conte a Fanpage: “Non va sprecato un euro del Pnrr, si rischia di spaccare il Paese e condannare il Sud”

Il leader del Movimento 5 stelle in un colloquio con Fanpage.it ribadisce di ritenere essenziale che il Pnrr aiuti a ridurre la disuguaglianza economica tra Nord e Sud: “Sprecare le risorse, specie con la scellerata riforma dell’autonomia di Calderoli, significherebbe spaccare irrimediabilmente il Paese”.
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Non un solo euro dei fondi per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza deve andare sprecato”. È piuttosto netto Giuseppe Conte nell’entrare nel dibattito sullo slittamento delle tempistiche di attuazione del Pnrr, apertosi dopo che la Commissione europea ha preso atto delle difficoltà incontrate dal governo guidato da Giorgia Meloni nel rispettare le scadenze per la terza tranche di aiuti. Questa mattina, con una lettera al Corriere della Sera, il leader del Movimento 5 stelle aveva manifestato la disponibilità del M5s a partecipare a un tavolo di confronto, per “rimboccarsi le maniche e rimediare ai ritardi collezionati in questi mesi e agli errori sin qui commessi”. Insomma, uno spazio di confronto e lavoro comune tra le varie forze politiche in modo da impedire che i fondi europei vadano persi o il Pnrr snaturato.

Nella lettura di Conte, infatti, “in ballo c’è qualcosa che travalica le dinamiche di maggioranza e opposizione” e che di conseguenza dovrebbe essere “sganciato dalle logiche di consenso”. Si tratta di “non lasciarsi sfuggire una capillare rivoluzione in termini di maggiori investimenti nella sanità, nelle scuole, nelle infrastrutture e nella transizione ecologica”, dunque è necessario non lasciare nulla di intentato, a patto che il lavoro proceda nel solco della trasparenza e dell’ascolto reciproco.

Una proposta che ha trovato una prima risposta positiva da parte di alcuni esponenti della maggioranza, con il capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, Lucio Malan, che ha spiegato di ritenere apprezzabile la disponibilità del M5s, dicendosi fiducioso in un “esito positivo del dialogo”.

Giuseppe Conte a Fanpage.it ha poi spiegato nel dettaglio il motivo e l’urgenza della sua proposta. Il senso è quello di preservare non solo le risorse, ma anche quelli che sono gli obiettivi fondamentali di un piano che dovrebbe restare un formidabile strumento di riduzione delle disuguaglianze. “Non possiamo dimenticare che la quantità di fondi del Recovery Plan che è stata assegnata all’Italia si basa su parametri che tengono fortemente conto delle distanze e delle disuguaglianze economiche e sociali tra Nord e Sud del Paese”, aggiunge l’ex Presidente del Consiglio, entrando nel dettaglio: “Nel determinare che la quota che spettava a noi fosse di 209 miliardi, infatti, l’Unione Europea ha preso in considerazione la popolazione, il tasso di disoccupazione e il livello di Pil pro capite; è chiaro che si tratta di un dato che risente del più elevato livello di disoccupazione e del minore Pil pro capite del Meridione”.

Anche in considerazione di tali parametri, la scelta del governo è stata quella di allocare il 40% dei 209 miliardi al Mezzogiorno”, spiega Conte, come “elemento fondamentale per spingere la ripresa economica dell’intero Paese”. In queste ore appare invece “concreto il rischio che questa grande occasione di sviluppo economico e sociale vada sprecata, che l’Italia possa perdere parte dei fondi, a danno dunque soprattutto del Sud”.

Nella lettura del leader dei 5 Stelle si tratta di uno scenario da scongiurare: “Sprecare una possibilità del genere, tanto più nel contesto della scellerata riforma dell’autonomia differenziata targata Calderoli, significherebbe rischiare di spaccare irrimediabilmente il Paese”. La proposta di un tavolo di confronto nasce quindi da questa consapevolezza: “Accettare che si sprechi anche un solo euro delle risorse in gioco significa mettere a rischio uno strumento di riduzione delle disuguaglianze e al contempo di crescita complessiva del sistema Paese”. Questa, chiosa il leader 5 stelle, “è una partita che è nell’interesse di tutti vincere, gestendo con attenzione e rigore le risorse messe a disposizione dall’Ue”. Anche per questo motivo, accanto alla disponibilità al confronto con maggioranza e altre forze di opposizione, Conte annuncia di voler affiancare una “mobilitare tutti i nostri consiglieri regionali per chiedere in ogni Regione uno strumento per monitorare l’andamento dei lavori dei progetti legati al Pnrr”.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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