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Caso Ruby: un chirurgo estetico a disposizione delle ragazze bunga bunga, 300 euro a puntura

Interventi di chirurgia estetica sempre disponibili per le ragazze di via Olgettina, coinvolte nello scandalo Ruby e nel processo che vede il presidente Silvio Berlusconi accusato di concussione e prostituzione minorile. Il medico era a piena disposizione per eseguire piccoli interventi estetici, punture di botox.
A cura di Alessio Viscardi
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Interventi di chirurgia estetica sempre disponibili per le ragazze di via Olgettina, coinvolte nello scandalo Ruby e nel processo che vede il presidente Silvio Berlusconi accusato di concussione e prostituzione minorile. Il medico era a piena disposizione per eseguire piccoli interventi estetici, punture di botox e simili, per il modico prezzo di 300€ a seduta. Dallo specialista, le presunte escort di Arcore si recavano con costanza per mettersi a posto naso, labbra, seno e glutei prima dei festini. Sono almeno sette le frequentatrici delle stanze private del Premier che si affidavano con regolarità alle cure del chirurgo. Erano questi i benefit del lavoro svolto durante il bunga bunga, secondo gli inquirenti. A questi interventi vanno aggiunti i regali che Berlusconi elargiva con grande generosità: collane, auto, case.

Il dottor Giacomo Urtis è il chirurgo a disposizione h24 per le ragazze dell'Olgettina: trentaquattrenne di Milano, nativo del Venezuela, ha già prestato servizio come dermatologo per il figlio di Barbara Berlusconi. Il Corriere della Sera lo intervista, chiedendogli numi delle nuove rivelazioni sul caso Ruby. Lo specializza ridimensiona di molto la questione: “ho fatto solo delle consulenze dermatologiche d'estate quando sono in Sardegna”, afferma Urtis. Inoltre, il medico sottolinea che si occupa spesso di vip, personaggi televisivi come Lele Mora, grazie al quale ha allargato la propria clientela al mondo dello spettacolo: “ho iniziato a lavorare per i Duchi di Kent, per il Principe di Lussemburgo, per Hermès e i proprietari della Vuitton”.

Il dottor Urtis gestisce una piccola holding della chirurgia estetica, è dotato di un call-center che smista le decine di clienti ad altrettanti chirurghi assunti a contratto, su cui Urtis prende piccole percentuali. Gli inquirenti indagano per scoprire se i ritocchi estetici che il chirurgo praticava sulle ragazze del bunga bunga fossero pagati da Giuseppe Spinelli per conto di Silvio Berlusconi, facendo parte così dei benefit di cui godevano le partecipanti ai festini di Arcore. In alcune intercettazioni, infatti, si ascoltano le ragazze parlare anche degli interventi:

“Comunque io mi voglio rifare il sedere”, “Amò, ma ti rifai le punture da Giacomo?”, “No, mi voglio far proprio il definitivo”, “Eh ti conviene, perché ormai spendi altri soldi per che cosa…”, “Però me lo devono pagà”, “Come hanno fatte tutte le altre il seno, tu non fai il seno ma fai sotto”, “Speriamo che mi dà l'ok qualcuno”, “Fai fare il preventivo e lo porti lì, cioè basta, quanto ci vuole? Io ho fatto così per fare la finta lipo, 10.000 euro eh”.

Urtis è stato ascoltato dal Pm milanese Ilda Boccassini, a cui sembrerebbe aver risposto: “i miei sono trattamenti da poche centinaia di euro e a pagarli erano le ragazze. Cosa voleva sapere il pm? Soprattutto se tra le mie clienti ci fossero state le due minorenni, Ruby e Iris: ma io non le ho mai conosciute”.

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