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Boldrini: “Pd torni a fare le battaglie di sinistra. Governo Meloni? Pagina buia per diritti civili”

“Il Pd può tornare a vincere. Le persone vogliono chiarezza e politiche nette. Serve una linea progressista e di sinistra che possa far tornare a casa tante persone che non si sentivano più rappresentate”: lo dice la deputata del Pd Laura Boldrini in un’intervista con Fanpage.it, dove parla anche di diritti civili, delle politiche migratorie del governo e degli ultimi aggiornamenti sul caso Cospito.
A cura di Annalisa Girardi
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Contro la "destra più destra di sempre" servono politiche nette, una linea progressista e di sinistra che si occupi dei problemi reali delle persone, in particolare dei giovani. A dirlo è la deputata del Partito democratico Laura Boldrini, che in questa fase congressuale sta sostenendo Elly Schlein nella corsa per la leadership dem. "È una figura contemporanea, che si occupa dell'ambiente, dei diritti e del lavoro. Fa delle battaglie che interessano le persone", afferma, sottolineando come invece nei primi cento giorni a Palazzo Chigi il governo di Giorgia Meloni non si sia occupato delle difficoltà concrete che affrontano quotidianamente i cittadini. "Il governo ha dimostrato di non saper risolvere i problemi reali delle persone. Non si è occupato dell'inflazione, del lavoro povero, del fatto che tante persone non ce la fanno ad arrivare a fine del mese. Ha trovato un nemico al giorno per sviare l'attenzione. Una volta sono i ragazzi dei rave, un'altra volta le Ong e i migranti, un'altra volta ancora i benzinai, e così via", prosegue Boldrini.

Sui diritti civili, l'ex presidente della Camera sostiene che si stia vivendo la pagina più buia per il Paese. In particolare, Boldrini parla dei diritti delle donne, tema per il quale si è sempre battuta: "Abbiamo la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, che non pensa che l'aborto sia un diritto. Opzione donna, invece, l'hanno ridotta ai minimi termini. Hanno tolto la certificazione per la parità di genere nelle aziende dal codice degli appalti. E in Parlamento la destra ha presentato invece ben cinque disegni di legge per la capacità giuridica del concepito, facendo sì che una donna che vuole abortire rischierebbe di commettere un omicidio. C'è una criminalizzazione totale delle donne".

E ancora: "Tutto questo dimostra che non basta avere una donna a capo del governo per fare misure a favore delle donne. Ci vuole una donna, ma che sia anche femminista. E Giorgia Meloni non lo è".

Commentando invece gli ultimi sviluppi del caso Cospito, Boldrini afferma che Meloni non sia stata capace di gestire le polemiche sul sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, e sul vicepresidente del Copasir, Giovanni Donzelli: "Si è comportata da leader di partito, non da presidente del Consiglio. Delmastro e Donzelli hanno ruoli istituzionali importanti, ma hanno dimostrato di non saperli svolgere. Di essere inadeguati. Hanno diffuso informazioni sensibili e riservate per attaccare gli avversari politici, in particolare il Partito democratico". Poi la deputata aggiunge: "Le opposizioni si sono ribellate di fronte a questi metodo squadristi di fare politica. Delmastro e Donzelli però non possono rimanere al loro posto. Devono dimettersi, altrimenti si creano dei cortocircuiti istituzionali molto pericolosi".

Infine Boldrini interviene sulle politiche del governo per la gestione dei flussi migratori: "Non hanno una strategia sui migranti. Hanno solo bisogno di un nemico. Quindi si scagliano contro le Ong per fare in modo che queste vengano messe fuori gioco e non siano più in grado di essere testimoni di quanto accade in acque internazionali, di salvare vite umane in mare". E conclude: "Se mancano le Ong mancano i soccorsi, quindi ci saranno più naufragi e più vittime. Trovo scandaloso che un governo, in uno Stato di diritto, per gestire i flussi si affidi a naufragi e morti in mare. Lo trovo contro ogni convenzione internazionale, contro la nostra Costituzione, contro il diritto della navigazione e contro l'umanità. È veramente qualcosa di disumano".

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