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News su migranti e sbarchi in Italia

Ancora più di 2mila persone nell’hotspot di Lampedusa: domani il vertice a Roma sulle migrazioni

Non si fermano gli sbarchi e a Lampedusa la situazione è di nuovo sull’orlo del tracollo nell’hotspot. Intanto Roma si prepara a ospitare il vertice internazionale sulle migrazioni. “Non è altro che un’ulteriore tappa della strategia di esternalizzazione a Paesi terzi del controllo delle frontiere esterne dell’Europa. Ma non si tiene conto della vita delle persone”, commenta Msf.
A cura di Annalisa Girardi
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Non si fermano gli sbarchi a Lampedusa: nell'hotspot di contrada Imbriacola ci sono circa 2.500 persone, di cui oltre duecento sbarcate solamente nell'ultima notte. Sono arrivate sull'isola a bordo di sette diversi barchini, tutti soccorsi da Capitaneria di porto e Guardia di finanza. Nella giornata di venerdì, invece, sono sbarcati quasi in mille: 936, per la precisione, tra cui anche diverse donne incinte. Ai soccorritori hanno raccontato di essere partti dalla Tunisia.

La capienza dell'hotspot anche in questi giorni è ampiamente superata. Nel frattempo continuano i trasferimenti con i traghetti di linea verso la Sicilia e la Calabria. "Entro mercoledì tutti i minorenni verranno portati via dall'hotspot, struttura che dovrebbe essere riportata ai numeri consueti entro la fine della prossima settimana, salvo ulteriori eventi eccezionali", ha detto il prefetto di Agrigento, Filippo Romano. Una precisazione arrivata dopo che 11 minori si sono allontanati dall'hotspot e hanno tentato di rubare un furgone di un corriere.

Gli arrivi non accennano però a diminuire, nonostante i ripetuti annunci del governo sul cambio di passo in materia migratoria. Al 21 luglio, si contano 83.439 sbarcate in Italia dall'inizio dell'anno. L'anno prima, nello stesso periodo di tempo, erano 33.972. Nel frattempo, Roma si prepara a ospitare la Conferenza internazionale sulle migrazioni. Un vertice a cui saranno presenti diversi capi di Stato e di governo dei Paesi mediterranei, tra cui Kais Saied, con cui l'Unione europea ha appena stretto un accordo sul contrasto all'immigrazione illegale e il sostegno finanziario.

"Il vertice di domani sull'immigrazione, promosso dall'Italia e a cui parteciperanno i Paesi affacciati sul Mediterraneo, non è altro che un'ulteriore tappa della strategia di esternalizzazione a Paesi terzi del controllo delle frontiere esterne dell'Europa. Peccato che ‘l'approccio olistico sulla migrazione', garbata formula diplomatica utilizzata nel Memorandum con la Tunisia, non tenga assolutamente in considerazione le conseguenze sulla vita delle persone che transitano nei Paesi con cui si stringono le intese, dove sono sistematicamente esposte al rischio di sfruttamento, violenza, tortura e altre gravi e ben documentate violazioni dei diritti fondamentali, incluso il diritto alla salute", ha commentato Medici Senza Frontiere.

Marco Bertotto, direttore dei programmi di MSF Italia, ha sottolineato: "Siamo di fronte a una storia già vista. La retorica securitaria che muove l'intesa con Tunisi ha portato a un ripugnante accordo fotocopia di quelli già siglati con Turchia e Libia, che hanno solo moltiplicato violazioni e sofferenze. Si aggiungono altri chilometri a un muro già in costruzione lungo tutto il Mediterraneo, su cui si infrangono migliaia di vite".

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