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Alfano: “Stiamo subendo un pestaggio mediatico, Renzi e Berlusconi vogliono solo i nostri voti”

Il ministro degli Esteri alla Summer School di Alternativa Popolare conferma la volontà di andare avanti col progetto politico centrista: “Ci siamo e ci saremo ancora”.
A cura di Redazione
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Sono giorni piuttosto complicati per Alternativa Popolare, la creatura del ministro degli Esteri Angelino Alfano, che costituisce una delle gambe su cui poggia la maggioranza del governo guidato da Paolo Gentiloni. Alle voci sulla volontà di Silvio Berlusconi di creare un nuovo contenitore di centrodestra, Italia Civica, da affiancare a Forza Italia in modo da attrarre il voto moderato, sono seguite le fuoriuscite eccellenti dal gruppo Alternativa Popolare e alcune voci hanno rilanciato l'ipotesi di un imminente smantellamento del soggetto politico centrista. Oggi sia Beatrice Lorenzin, con una intervista a Repubblica, che Angelino Alfano, nel corso della Summer school di Taormina, hanno invece ribadito la volontà di andare avanti e di volersi presentare alle prossime elezioni politiche.

"Siamo qui perché ci siamo e ci saremo, abbiamo fede in quello che abbiamo fatto", ha spiegato Alfano nel corso del suo intervento, lamentando un "pestaggio mediatico" volto a destabilizzare internamente il soggetto politico di cui è uno dei più autorevoli esponenti. Per il ministro degli Esteri, Alternativa Popolare è tutt'altro che defunta: "Abbiamo migliaia di amministratori locali e siamo il centro moderato, liberale, popolare e riformista, nessuno riuscirà a toglierci dal punto in cui ci troviamo".

La ragione dell'accanimento nei suoi confronti, secondo Alfano (che ha lamentato di aver "pagato un prezzo altissimo per gli onori ricevuti" in questi hanni), è da ricercarsi nella necessità che hanno sia Renzi che Berlusconi di attingere dall'elettorato centrista, per avere la meglio, rispettivamente, di Di Maio e di Salvini, che insidia la leadership del Cavaliere all'interno dello schieramento di centrodestra.

E, quanto alle defezioni, arrivano le dure parole di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute: "Noi abbiamo costruito un partito, non ci interessano bad company. La verità è che o sei centro autonomo, o non lo sei. Essere una quarta gamba di Berlusconi non ha senso, perché gli elettori votano direttamente Forza Italia […] La nostra è una scommessa non ancora vinta. Non è un gioco per signorine. Possiamo perdere, ma penso che ce la faremo. Ecco, se vogliono andarsene, lo facciano subito e ci lascino lavorare. Chi vuole cose semplici, vada ad Arcore".

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