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Omicidio del sindaco Vassallo, arrestato latitante in Colombia

In manette Bruno Damiani, alias “il brasiliano”: latitante da tre anni, è stato individuato in Colombia. Secondo gli inquirenti potrà fornire elementi “importantissimi” sull’omicidio del sindaco-pescatore di Pollica, forse determinato dalla sua lotta allo spaccio di droga nella cittadina balneare del Cilento.
A cura di Redazione
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Svolta nel caso dell'omicidio di Angelo Vassallo, il "sindaco-pescatore" di Pollica, in Cilento (Campania) ucciso nel settembre del 2010, delitto che al momento non ha un colpevole. Il Ros, raggruppamento operativo speciale dei carabinieri del comando provinciale di Salerno, insieme alla polizia colombiana, ha arrestato a Bogotà, in Colombia, Bruno Huberto Damiani, detto ‘il brasiliano'. L'uomo era destinatario di misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Salerno con l'accusa di estorsione per conto del clan Papacchione, sodalizio criminale coinvolto nello spaccio di droga nel Cilento. Secondo gli inquirenti Damiani è in grado di fornire elementi "importantissimi" per arrivare alla verità sull'omicidio dell'esponente del Partito Democratico. "Il brasiliano" era appena sbarcato da un aereo proveniente dal Brasile; era latitante da tre anni e il suo arresto è stato possibile grazie all'analisi dei traffici telefonici internazionali e delle movimentazioni dei passeggeri sugli aerei. All'arrestato sono contestati episodi di estorsione datati 2006 in concorso con Giuseppe Stellato detto "Pappacchione", ai danni di un locale notturno di Eboli e di una ditta attiva nel mercato ittico di Salerno. Proprio per questo procedimento, il gup di Salerno aveva concesso, nel 2012, la richiesta per l'esecuzione dell'arresto alle autorità colombiane, mentre la Dda aveva ottenuto l'estensione in ambito internazionale.

Nel 2012 "il brasiliano" era risultato coinvolto in un'inchiesta sul narcotraffico a Pollica e altri luoghi di villeggiatura della costa cilentana. Damiani è stato più volte chiamato in causa proprio in merito al commercio di droga duramente contrastato da Angelo Vassallo nell'estate 2010. Si sono così potuti ricostruire i rapporti che Damiani aveva intrattenuto con una famiglia di albergatori di Pollica-Acciaroli e alcuni pregiudicati dell'area nord di Napoli, proprio nelle ore immediatamente precedenti e successive all'omicidio del sindaco-pescatore. "Ho sempre avuto fiducia negli investigatori e nella giustizia e spero che questo arresto serva a fare luce sull'omicidio di mio fratello" dichiara Dario Vassallo, fratello del sindaco ucciso.

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