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‘Ndrangheta, arrestato in Germania Antonio Strangio: era latitante dal 2012

Era ricercato per una condanna definitiva per intestazione fittizia di beni, scaturita dalle indagini sulla strage di Duisburg. Rintracciato a Moers, non lontano dal luogo della tristemente famosa strage di ferragosto della ‘ndrangheta.
A cura di Antonio Palma
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Dopo oltre cinque anni di latitanza è finito in manette Antonio Strangio, 38enne calabrese conosciuto come "‘u meccanicu" e ritenuto dagli inquirenti collegato alla cosca di ‘ndrangheta dei Pelle-Vanchelli di San Luca. La sua fuga si è conclusa in Germania dove è stato individuato e arrestato dalla polizia tedesca su indicazione dei carabinieri. Nei suoi confronti infatti nel settembre scorso era stato emesso un mandato di cattura europeo da parte della Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Strangio si era rifugiato a Moers, vicino Duisburg, in Renania, non lontano dal luogo della tristemente famosa strage di ‘ndrangheta del ferragosto del 2007 che coinvolse lo stesso clan nell'ambito di quella che era definita la faida di San Luca.

Per individuarlo gli inquirenti hanno seguito le tracce delle utenze telefoniche da lui contattate negli ultimi tempi e ogni domicilio o dimora in cui ha trovato ospitalità, riducendo così sempre di più il cerchio dell'area di ricerca. Nella stessa zona, nel nord ovest della Germania,  del resto già in passato era stata riscontrata la presenza di diverse persone ritenute legate in qualche modo alla stessa cosca del latitante. Gli inquirenti sospettano che il 38enne possa essersi rifugiato in Germania già pochi giorni dopo esser risultato irreperibile nel 2012.

All'epoca era ricercato perché si era sottratto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora e cui era stato sottoposto, ma dall'estate scorsa era ricercato per una condanna definitiva per intestazione fittizia di beni scaturita dalle indagini conseguenti proprio alla strage di Duisburg. L'uomo è stato giudicato colpevole di essere un prestanome della ‘ndrina dei Pelle-Vanchelli e deve scontare la pena di 19 mesi di reclusione. Dopo le formalità di rito in Germania, entro 90 giorni verrà estradato in Italia.

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