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“Napolitano tramò contro Berlusconi per favorire Monti”

Le anticipazioni di un libro di Friedman: “Napolitano incontrò Monti già nell’estate del 2011 per sondare la sua disponibilità a guidare il Governo”. Furiosi da Forza Italia: “Chiarimenti dal Colle”.
A cura di Redazione
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L'immancabile polemica politica di giornata stavolta nasce dalle anticipazioni del prossimo libro del giornalista Alan Friedman, pubblicate dal Corsera. Stando alla ricostruzione, infatti, tra giugno e settembre del 2011 sono "accadute molte cose che finora non sono state rivelate " e che saranno determinanti per la caduta del Governo guidato da Silvio Berlusconi e per la sua sostituzione con l'esecutivo tecnico guidato da Mario Monti. Friedman spiega infatti che le manovre per portare Monti a Palazzo Chigi cominciarono già nell'estate del 2011, con incontri fra il Capo dello Stato e Monti e fra quest'ultimo e l'ingegner Carlo De Benedetti (il quale avrebbe detto al futuro capo del Governo: “Mario, non puoi fare nulla per diventare presidente del Consiglio, ma se te lo offrono non puoi dire di no. Quindi non ci può essere al mondo una persona più felice di te”).

La conferma di queste manovre sarebbe arrivata dallo stesso Monti, scrive Friedman: "E quando chiedo e insisto: <Con rispetto, e per la cronaca, lei non smentisce che, nel giugno-luglio 2011, il presidente della Repubblica le ha fatto capire o le ha chiesto esplicitamente di essere disponibile se fosse stato necessario?», Monti ascolta con la faccia dei momenti solenni, e, con un’espressione contrita, e con la rassegnazione di uno che capisce che è davanti a una domanda che non lascia scampo al non detto, risponde: «Sì, mi ha, mi ha dato segnali in quel senso». Parole che cambiano il segno di quell’estate che per l’Italia si stava facendo sempre più drammatica. E che probabilmente porteranno a riscrivere la storia recente del nostro Paese".

Ecco, se ancora non sappiamo in che modo "cambierà la ricostruzione storica", di sicuro la lettura di Friedman ha già provocato una dura reazione da parte degli esponenti di Forza Italia. con una dichiarazione congiunta, Paolo Romani e Renato Brunetta attaccano: "Apprendiamo con sgomento che il Capo dello Stato, già nel giugno del 2011, si attivò per far cadere il governo Berlusconi e sostituirlo con Mario Monti. Lo conferma lo stesso Monti. Le testimonianze fornite da Alan Friedman non lasciano margine a interpretazioni diverse o minimaliste. Tutto questo non può non destare in noi e in ogni sincero democratico forti dubbi sul modo di intendere l'altissima funzione di Presidente della Repubblica da parte di Giorgio Napolitano […] Chiediamo al Capo dello Stato di condurre innanzitutto verso i propri comportamenti un'operazione verità. Non nascondiamo amarezza e sconcerto, mentre attendiamo urgenti chiarimenti e convincenti spiegazioni".

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