Una fabbrica dell’erba in mezzo alle montagne: una tonnellata di cannabis sequestrata sui Monti Lattari

Una vera e propria “fabbrica della droga” è stata scoperta a Lettere, sui Monti Lattari, dove la Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia ha sequestrato oltre una tonnellata di cannabis già lavorata e pronta per lo smercio. Si tratta di una zona che per le sue caratteristiche geografiche e particolarmente adatta alla coltivazione della cannabis.
Le Fiamme Gialle hanno denunciato alla Procura di Torre Annunziata un uomo incensurato, accusato di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo aveva trasformato un capannone su due livelli in un laboratorio clandestino perfettamente organizzato per la lavorazione della marijuana.
La “fabbrica della cannabis”: cosa è stato trovato
All’interno della struttura, situata in una zona isolata dei Monti Lattari, i finanzieri hanno trovato una rete di fili di ferro sospesa al soffitto per l’essiccazione delle infiorescenze, macchinari per la separazione del materiale vegetale e attrezzature artigianali per la selezione e il confezionamento. In un locale adiacente era stata allestita anche una serra, con piante in fase di vegetazione sostenute da fili di nylon e irrigate attraverso un rudimentale impianto a goccia.
La quantità di cannabis sequestrata – parliamo di oltre mille chilogrammi tra prodotto fresco e già trattato – fa pensare che l’impianto fosse destinato a un’attività di produzione su larga scala, collegata a canali di distribuzione ancora da ricostruire. Le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, proseguono per accertare eventuali complici e la destinazione finale della droga.
