Una chiazza scura nelle acque del Lungomare di Napoli: chieste le analisi all’Arpac

Una chiazza nera è apparsa nelle scorse ore nella acque antistanti il Lungomare di via Caracciolo, a Napoli. Ben visibile dal marciapiede, ha destato non poca preoccupazione tra i passanti, che l'hanno immortalata con sullo sfondo, ben visibile, l'isolotto di Megaride dove sorge Castel dell'Ovo. Non è chiaro a cosa fosse dovuta: il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli ha spiegato di aver segnalato all'Arpac regionale la situazione, invitando anche la stessa Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania ad effettuare i controlli di rito sulle acque del Lungamare.

Non è la prima volta che questo fenomeno accade, sebbene la zona di Mergellina sia storicamente meno esposta rispetto ad altre più tristemente note per questi episodi. Già negli anni scorsi vi furono episodi simili, che si scoprì essere causati dallo scarico di acque pluviali, che si riversarono in mare con tutto ciò che ne consegue. Mentre invece fecero il giro del mondo le immagini scattate durante il lockdown del 2020, che mostrarono un mare cristallino e pulito come non si vedeva da secoli. Solo i rilievi dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania potranno fare chiarezza sull'origine di questa chiazza, che è poi sparita con il passare delle ore, probabilmente "dispersa" nel golfo di Napoli. Non è escluso che possa trattarsi di una fuoriuscita di acque pluviali o fognarie, sebbene in quest'ultimo caso avrebbe probabilmente assunto dimensioni maggiori. Solo i referti delle analisi sulla campionatura però potranno fugare ogni dubbio, nella speranza che non si tratta di sostanze pericolose.