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Emergenza lavoro

Tre mesi e nemmeno un colloquio: “Ma rifiuto il Reddito di cittadinanza: io voglio lavorare”

La lettera che Piero, 24 anni, napoletano, scrive a Fanpage.it, ha il sapore della disfatta e dello scoramento: “Non voglio il Reddito di cittadinanza, ma in tre mesi non è stato possibile nemmeno un colloquio di lavoro”
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L'ingresso di un centro per l'impiego / foto archivio
L'ingresso di un centro per l'impiego / foto archivio
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Nella mail che Piero scrive a Fanpage.it, raccontando la sua situazione lavorativa, vi è allegata la schermata una delle applicazioni web più note per cercare lavoro. I numeri sono spietati e inequivocabili: «22 candidature inviate, zero colloqui». La mail del 24enne napoletano assomiglia molto nei toni all'ormai celebre sfogo di Giorgio, l'architetto-disoccupato in "Così parlò Bellavista" di Luciano De Crescenzo.

Eccomi qua a scrivervi, come tanti altri. Sono un ragazzo di Napoli di 24 anni diplomato in Trasporti e Logistica (ex Istituto Nautico) che ha voglia di lavorare. Ma lavorare ormai è diventata una cosa "da ricchi".

A Napoli si dice «chi tène ‘a mamma è ricco e nunn' ‘o ssape (chi ha la mamma è ricco senza saperlo ndr.)  e io penso che oggi pure chi ha un lavoro quasiasi è ricco e non lo sa.

Piero – che Fanpage.it ha contattato e che preferisce non divulgare altro che la sua storia e il suo nome di battesimo, racconta il suo stato d'animo a poco più di un mese da Natale, in giorni in cui forse è ancora più difficile pensare di fare dei bilanci dell'anno che sta per finire e progettare il futuro nell'anno che verrà:

Sono uno di quei ragazzi  (mi mantengo davvero da solo) che se ha soldi in tasca esce, ma se non ne ha resta a casa. Non chiedo nulla ai miei genitori perché capisco anche che loro hanno delle spese.

Mi trovo determinate volte a pensare: «Per cosa si vive? Per cosa si respira?». Come si fa, se non siamo neanche degni di essere gratificanti per noi stessi?

Mi ritrovo alla mia giovane età a soffrire di insonnia, a svegliarmi nel cuore della notte e pensare che non ho un lavoro e che non ho possibilità lavorative».

Il ventiquattrenne napoletano spiega che non ha intenzione di accedere a sussidi ma che cerca un lavoro pure se non è facile:

Candidature inviate: 22; colloqui, zero. Questo è quanto raccolto con una quelle app che ti dovrebbe darti una mano per trovare lavoro…e invece l'unica cosa che fa è aiutarti a perdere del tutto le speranze.

Non ho ricevuto mezza chiamata per un lavoro  da 3 mesi a questa parte.  Ho anche vergogna di stare in questa situazione di non potermi permettere neanche una pizza il sabato sera con la fidanzata. Io il reddito di cittadinanza non l'ho mai preso, mai lo prenderò e mai lo vorrò.

Ma in che mondo viviamo? Dove ci voglio portare? Come dobbiamo fare noi giovani ?

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