Omicidio Vassallo, scarcerato il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo: arresto annullato dopo 8 mesi

Dopo otto mesi torna in libertà Fabio Cagnazzo, il colonnello dei Carabinieri coinvolto nell'inchiesta sull'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica (Salerno) ucciso a colpi di pistola il 5 settembre 2010: il Tribunale del Riesame ha annullato l'ordinanza con cui il gip di Salerno aveva disposto le misure cautelari nei confronti di 4 indagati, tra cui il militare dell'Arma. I provvedimenti del giudice hanno riguardato anche l'imprenditore Giuseppe Cipriano, l'ex pentito Romolo Ridosso e l'ex carabiniere Lazzaro Cioffi; quest'ultimo resta però in carcere perché sta scontando un residuo di pena relativo ad altre condanne.
Gli arresti erano scattati il 7 novembre 2024; le accuse nei confronti di Cagnazzo erano di avere depistato le indagini in seguito all'agguato in cui era stato ucciso il "sindaco pescatore". La Procura di Salerno aveva già richiesto l'annullamento dell'ordinanza, ma a decretare la liberazione degli indagati è stata la bocciatura arrivata in Cassazione, che aveva annullato con rinvio il provvedimento cautelare. Da qui, la pronuncia del Tribunale del Riesame. A pesare sarebbero state le contraddizioni degli ex collaboratori di giustizia. In queste ore l'avvocato Ilaria Criscuolo, difensore di Cagnazzo, è andata al carcere di Santa Maria Capua Vetere per prelevare l'ufficiale; "Finalmente ce l'abbiamo fatta", ha commentato. Dal militare è arrivato un solo commento: «Frastornato ma felice».
Secondo la tesi accusatoria, ricostruita sulla scorta di dichiarazioni di collaboratori di giustizia, Vassallo sarebbe stato ucciso per impedirgli di denunciare un traffico di droga ad Acciaroli che riteneva di avere scoperto; nella pianificazione dell'omicidio sarebbero stati coinvolti Cagnazzo e Cipriano, Cioffi avrebbe partecipato a un sopralluogo per controllare il punto in cui si sarebbe consumato l'agguato e l'ufficiale dell'Arma avrebbe infine attuato il depistaggio delle indagini.