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Covid 19

Test Covid in Campania per gli insegnanti, l’odissea dei prof sotto il sole al Frullone

Il racconto di un pomeriggio d’agosto sotto al sole cocente e senza ripari, in attesa di sottoporsi al test sierologico Covid-19: parla uno dei tanti professori che in questi giorni è in fila nel parcheggio del Frullone a Capodichino per sottoporsi all’esame prima della riapertura delle scuole in Campania.
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«Sotto il sole del Frullone» e non è una rima da canzone di Tommaso Paradiso: è l'odissea degli insegnanti di Napoli che hanno deciso di effettuare il test sierologico Covid, facoltativo, per concorrere alla tranquillità complessiva nella riapertura delle scuole in Campania, dopo il lockdown da Coronavirus e la lunga fase di didattica a distanza. A raccontare la sua giornata è Norberto Gallo insegnante e sindacalista Uil che come molti ieri era sotto il sole in fila per il sierologico.  «Eccolo qui il test per i docenti di Napoli. Spiazzo antistante il Frullone, prenotazioni per centinaia di persone, tutti sotto il sole, scostumatezza e presunzione a iosa… e sarebbe strano che uno si rifiuti di fare un test di discussa attendibilità a quindici giorni dall'inizio della scuola?». Spiega Gallo: «I medici di base, non tutti ma molti, si sono rifiutati di effettuare i test agli insegnanti che li richiedevano. A questo punto che si fa? Si manda una mail alla Regione  Campania che ti risponde in automatico di presentarsi al Frullone (struttura dell'Asl Napoli 1, zona calata Capodichino ndr.) dalle ore 12 alle ore 18 dal lunedì alla domenica».

Dunque il prof va e riporta quanto visto e vissuto: «Sono andato e c'erano una cinquantina di persone prima di me per un test che è simile a quello della glicemia, con la gocciolina di sangue, ovviamente con tutte le precauzioni del caso. Però di fianco alla nostra fila, quella dei professori, c'era la fila di coloro che erano tornati dalle ferie, forse un tantino più a rischio? Insomma, ho atteso ma soffrendo e boccheggiando perché il tutto si svolge nel parcheggio del Frullone, sotto al sole. Insomma, io ci sono andato  perché ritenevo fosse giusto così, ho fatto il test ed è negativo. Ma questi hanno messo in piedi un calderone enorme e disorganizzato».

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