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Stadio Maradona, Abodi: “Euro 2032 senza Napoli inimmaginabile, ma possibile”

Il ministro Abodi: “Il tempo corre, e per quanto inimmaginabile, un Europeo senza Napoli è possibile”. Per la città sarebbe la prima volta nella storia.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Andrea Abodi
Andrea Abodi

Un Europeo di calcio senza Napoli è "inimmaginabile", ma comunque uno scenario "possibile". Così Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i giovani, intervenuto oggi al circolo Ilva di Bagnoli nell'incontro "Lo sport per tutti. Dalla costituzione al territorio". Se da una parte Napoli si sta preparando per la America's Cup del 2027, il rischio è che la città partenopea possa restare fuori dall'Europeo di Calcio del 2032, che l'Italia ospiterà assieme alla Turchia.

Napoli sempre presente tra Mondiali, Europei ed Olimpiadi

Nella storia, Napoli ha sempre ospitato almeno una gara delle manifestazioni calcistiche continentali o mondiali: se nel 1934 era ancora in piedi lo Stadio Ascarelli, dove si disputarono gare del Mondiale poi vinto dagli Azzurri, allo Stadio Del Sole, poi San Paolo e attualmente Diego Armando Maradona, gli appuntamenti sono stati pressoché fissi: dalle Olimpiadi di Roma del 1960 ai Giochi del Mediterraneo del 1963, oltre ai due Europei di Calcio (1968 e 1980) passando ovviamente per il Mondiale 1990 e le recenti Universiadi del 2019. Saltasse Euro 2032, dunque, sarebbe la prima volta per la città di Napoli senza almeno una gara calcistica durante una grande manifestazione sportiva internazionale.

Abodi: "Il tempo corre"

"America's Cup ed Europei di calcio sono due priorità che hanno caratteristiche differenti", ha spiegato Abodi, "ma anche per gli Europei il tempo corre. E, per quanto sia inimmaginabile, un Europeo senza Napoli è possibile", ha ribadito ai presenti. Il tempo, del resto, non è il miglior alleato: entro il 1° ottobre 2026, quindi tra meno di un anno, bisognerà dare l'elenco dei cinque stadi (gli altri cinque saranno stadi turchi) alla UEFA, ed entro marzo 2027 dovranno partire i lavori. E Napoli rischia, dunque, la clamorosa esclusione che sarebbe la prima della storia.

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