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Soccorsi rallentati da folla e bancarelle a San Gregorio Armeno, Asl studia nuovi percorsi per le ambulanze

Vertice in Prefettura sul problema dei soccorsi a San Gregorio Armeno dopo la morte dell’artigiano Alessandro Starini; il Comune installerà due defibrillatori.
A cura di Nico Falco
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San Gregorio Armeno, immagine di repertorio
San Gregorio Armeno, immagine di repertorio

Strade strette, turisti che le affollano anche a migliaia, carreggiate ulteriormente ridotte da tavolini e bancarelle abusive: ed ecco che San Gregorio Armeno, nel centro storico di Napoli, diventa un'area critica quando si tratta di emergenza, quando la tempestività dell'intervento dei mezzi di soccorso è fondamentale. La questione è stata al centro di una riunione in Prefettura dopo i disagi registrati il 18 aprile scorso, quando due ambulanze sono state rallentate mentre raggiungevano l'abitazione di Alessandro Starini, l'artigiano 49enne poi deceduto all'"Ospedale dei Pellegrini".

In merito al decesso del 49enne, l'Asl ha chiarito che, nonostante i rallentamenti riscontrati, il soccorso è stato tempestivo e che l'uomo, che abitava poco distante dalla sua bottega, è stato traportato tempestivamente al Pronto Soccorso. Resta però il nodo dell'accessibilità di fronte ad una problematica che è oggettiva. L'Asl ha quindi assicurato che studierà i percorsi più idonei per garantire velocità negli interventi. Parallelamente, il Comune di Napoli continuerà coi controlli sulla strada e sulle attività della zona per accertare il rispetto della normativa sulle occupazioni di suolo pubblico, per evitare che tavolini, o anche bancarelle abusive, diventino un ostacolo; parallelamente, su richiesta delle associazioni presenti, Palazzo San Giacomo ha comunicato che nella zona verranno installati due impianti di defibrillazione, nell'ambito del progetto già in corso e affidato all'assessore alla Salute, Vincenzo Santagada; verranno inoltre organizzati corsi di formazione, anche per commercianti e artigiani, per il corretto uso degli impianti.

Al vertice, convocato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, e presieduto dal viceprefetto vicario, Gaetano Cupello, hanno preso parte l'assessore comunale alla Legalità, Antonio De Jesu, il presidente della IV Municipalità, Maria Caniglia, il delegato dell'Asl Napoli 1 Centro e del COT 118, Marco Monzoni, e due esponenti dell'associazione botteghe di San Gregorio, D'Alessandro e D'Auria, e il vicepresidente dell'associazione "L'Altra Napoli", Lucidi.

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