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Covid 19

“Perché niente vaccino?”: da lunedì a Napoli telefonate Asl a chi non ha fatto nemmeno la prima dose

L’Asl Napoli 1 Centro telefonerà a partire da lunedì a tutti coloro che nei giorni precedenti non si sono presentati per ricevere il vaccino. L’obiettivo è capire i motivi per i quali, una volta registrati in piattaforma e convocati, le persone poi rinuncino a presentarsi. Saranno 4 i dipendenti incaricati delle telefonate.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro telefonerà a tutti coloro che, pur registrati per ricevere il vaccino, non si sono presentati alle convocazioni neppure per la prima dose. Lo ha annunciato il direttore generale Ciro Verdoliva. Si continuerà, ovviamente, a convocare gli iscritti attraverso gli sms ma l'obiettivo è ora capire il perché una grossa fetta della popolazione partenopea non abbia ancora voluto ricevere neppure la prima dose di vaccino. Al momento infatti l'obiettivo immunità di gregge è lontanissimo per il capoluogo di Napoli: appena il 62% ha ricevuto il vaccino, molti dei quali sono ancora in attesa della seconda dose; il restante 38% non ha ancora ricevuto neppure la prima, per scelta praticamente volontaria. Un dato altissimo: in pratica su 10 persone a Napoli 4 di queste non hanno neanche la copertura della prima dose.

Tra queste ci sono anche tante persone che, registrate in piattaforma, non si sono poi presentate una volta convocate. Solo nella giornata di ieri, su 400 convocazioni, si sono presentate solo poche decine di vaccinandi. Ecco perché da lunedì inizieranno le telefonate. quattro dipendenti che chiameranno a uno a uno tutti i convocati dei giorni precedenti che non si sono presentati, chiedendo loro il motivo della mancata presentazione. Ed eventualmente, in caso di scelta volontaria per paura, magari rassicurarli. L'obiettivo infatti è quello di accelerare negli ultimi giorni di luglio, visto che già ad agosto, complici le ferie, i ritmi rallenteranno inevitabilmente. Senza contare che l'ipotesi di una terza dose da somministrare ad autunno rischia di allungare ulteriormente i tempi di somministrazione per raggiungere l'immunità di gregge.

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