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Neonato ricoverato per meningite, prognosi resta riservata. Indagini sulla positività alla cocaina

É ancora molto grave il neonato di tre mesi ricoverato per una meningite batterica al Santobono; un primo test aveva riscontrato tracce di cocaina.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Resta in prognosi riservata nella Terapia Intensiva dell'ospedale "Santobono" di Napoli il neonato di 3 mesi ricoverato per una meningite batterica; è in condizioni gravi ma stazionarie. Si attende, intanto, l'esito del campione ematico inviato all'Università Vanvitelli per la ricerca di sostanze tossiche nel sangue: il bimbo era risultato positivo alla cocaina, esito non confermato da un successivo test.

Il piccolo, residente a Salerno, è arrivato nell'ospedale pediatrico napoletano due giorni fa, il 10 gennaio, trasferito d'urgenza in elicottero dal "Ruggi d'Aragona" di Salerno. Al momento del ricovero aveva febbre alta ed era in uno stato di torpore, le sue condizioni erano state giudicate critiche con pericolo di vita. Era stato sottoposto ad una Tac, che aveva evidenziato sintomi di infezione riconducibile a una meningite; era stato avviato, di conseguenza, il trattamento con antibiotici.

Al momento del primo ricovero il bambino era stato sottoposto ad un test tossicologico, che aveva riscontrato la positività alla cocaina; un secondo test, effettuato al Santobono, ha invece dato esito negativo per quanto riguarda la presenza di tracce di stupefacenti. Si dovrà quindi attendere il responso del terzo esame, effettuato all'Università Vanvitelli. L'eventuale assunzione della droga, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, non sarebbe in ogni caso collegabile alle condizioni di salute del bambino.

Su questo aspetto la Procura di Salerno ha aperto una indagine, per capire come il neonato possa essere entrato in contatto con lo stupefacente; al momento l'ipotesi ritenuta maggiormente verosimile, ma che dovrà comunque essere riscontrata, è che si trovasse in un ambiente dove è stato inalato del crack a base di cocaina.

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