Napoli, il trucco per evitare i controlli anti-covid: alcolici nei sacchetti di plastica
Alcolici nascosti nei sacchetti di plastica per essere consumati in strada, a pochi metri dai locali, aggirando così i controlli ed i divieti anti-covid. Questa la scoperta da parte degli agenti di polizia nel centro storico di Napoli durante i controlli del fine settimana appena trascorso. Le ispezioni hanno riguardato principalmente la zona universitaria, ed in particolare largo San giovanni Maggiore a Pignatelli (comunemente definito "Piazzale Giusso" o "Piazzetta Orientale", dal nome dell'Università omonima che lì ha sede), piazzetta Nilo, piazza San Domenico Maggiore.
Durante i controlli, i poliziotti hanno accertato che molti gestori di locali commerciali servivano bevande e snack di vario tipo in sacchetti di plastica regolarmente chiusi, ma anche che i ragazzi, allontanatisi dall'esercizio commerciale, consumavano gli alcolici e il cibo appena acquistato appena pochi metri più in là, aggirando così il divieto di consumazione sul posto previsto dalle 18 alle 22, orario in cui scatta invece il coprifuoco nazionale fino alle 5 del mattino successivo. Proprio durante uno di questi controlli, la situazione ha anche rischiato di precipitare: gli agenti, infatti, hanno invitato i ragazzi a rispettare le regole e non consumare sul posto gli alcolici appena acquistati, oltre a rispettare le distanze di sicurezza ed indossare la mascherina. Ma per pronta risposta, nei pressi di piazzetta Nilo, alcuni di loro hanno reagito in malo modo, lanciando bottiglie di vetro contro gli agenti e scatenando un piccolo parapiglia, conclusosi con gli agenti che hanno fatto defluire i ragazzi presenti ed evitando così altri problemi. Tante anche le multe per assenza di mascherina, così come quelle a chi circolava durante il coprifuoco. Chiuso anche un bar per cinque giorni: il gestore, infatti, è stato sorpreso senza mascherina, mentre diversi clienti non rispettavano la distanza interpersonale. Per il titolare, oltre alla chiusura per cinque giorni, anche 400 euro di multa.
