Morto dopo l’uso del taser a Napoli, famiglia nomina consulente per l’autopsia

Gli avvocati della famiglia di Anthony Ihaza Ehogonoh, il 35enne morto dopo essere stato colpito con un taser durante un intervento dei carabinieri a Napoli, hanno nominato un consulente di parte perché partecipi all'autopsia dell'uomo, in programma per domani, 14 ottobre; l'esame è stato disposto per fare luce sulle cause del decesso, sulla vicenda è stata aperta una inchiesta per il reato di eccesso colposo di legittima difesa che vede indagati cinque carabinieri.
L'intervento a Chiaia, il 35enne morto in ambulanza
I fatti risalgono allo scorso 6 ottobre. I carabinieri erano intervenuti in via Nicola Fornelli, quartiere Chiaia, per un litigio in casa; la segnalazione al 112 era arrivata da alcuni vicini, che avevano sentito urla e trambusto provenire dall'abitazione. Ad aprire la porta era stato lo stesso Ihaza Ehogonoh, in evidente stato di alterazione, che aveva aggredito i militari; avevano provato a bloccarlo, poi avevano usato lo spray al peperoncino e, alla fine, avevano utilizzato il taser; l'uomo era stato caricato in ambulanza ed era deceduto durante il trasporto in ospedale.
Indagati 5 carabinieri, eccesso colposo di legittima difesa
L'indagine è affidata alla pm Barbara Aprea, della IV sezione, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone; l'intervento è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza della zona, le immagini sono state acquisite e visionate dagli inquirenti.
L'iscrizione dei militari dell'Arma nel registro degli indagati è un atto dovuto, per consentire loro di nominare un difensore e un consulente. I legali della famiglia del 35enne, Francesco Tuccillo e Luigi Carrino, potrebbero anche nominare un consulente tecnico nell'eventualità che la Procura voglia procedere per verificare il corretto funzionamento dello storditore elettrico utilizzato quel giorno.