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La truffa della sensitiva su TikTok: l’ “anima del defunto” indica il suo assassino

Cinque donne hanno denunciato una sedicente sensitiva, che millantava contatti coi defunti in sedute spiritiche online chiedendo donazioni continue.
A cura di Nico Falco
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L'anima di un parente deceduto era tornata dall'aldilà e, tramite la sensitiva, aveva parlato della propria morte: aveva detto di non essere stato investito per errore ma volontariamente, per un regolamento di conti, e aveva indicato anche il colpevole. Emerge anche questo tra gli episodi documenti nella denuncia presentata da cinque donne nei confronti di una sedicente sensitiva, che affermava di poter mettere le persone in contatto coi propri familiari defunti.

Le sedute spiritiche a pagamento su Tiktok

Il raggiro si svolgeva su TikTok, dove la donna, insieme ad alcuni moderatori, gestisce dei profili. E, per i "contatti", ci volevano i soldi. Questo avveniva sfruttando una funzione del social network cinese, quella che permette agli spettatori di donare a chi sta gestendo la trasmissione live: la sensitiva sosteneva che, se non fossero arrivate le donazioni, avrebbe chiuso la diretta, spingendo di conseguenza chi era in attesa di parlare col proprio caro detenuto a inviare denaro.

L'anima del defunto: "Sono stato ucciso"

In una delle dirette social, la sensitiva avrebbe affermato di essere in connessione con un'anima, che avrebbe cominciato a comunicare attraverso di lei con la nipote, tra i partecipanti alla seduta spiritica. Il presunto defunto avrebbe detto di essere stato ucciso, svelando che l'investimento stradale di cui era stato vittima era, in realtà, un regolamento di conto, e avrebbe anche dato indicazioni per identificare il suo assassino. La parente, come raccontato nella denuncia, è rimasta visibilmente sconvolta da quelle dichiarazioni.

Le donazioni per parlare coi parenti deceduti

Gli episodi elencati nella denuncia, affiancata anche dalle registrazioni di alcune live, evidenziano un modus operando fatto di pressioni psicologiche e umiliazioni pubbliche, volte a spingere i partecipanti a donare sfruttando la speranza di poter parlare coi parenti deceduti tramite l'intercessione della sedicente sensitiva. Le cinque donne sono assistite dall'avvocato Sergio Pisani e dall'associazione "La Battaglia di Andrea"; non è escluso che alla denuncia possano aggiungersi anche altre persone.

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