Incidente al Teatro San Carlo, Marisa Laurito: “Dolorante, sono caduta dopo il colpo in testa”

"Dolorante, sono cose che non dovrebbero accadere. Ma ormai, è successo". Così Marisa Laurito a Fanpage.it, ventiquattro ore dopo l'incidente al Teatro San Carlo, dove è stata colpita alla testa da una scenografia durante le prove finali dello spettacolo La Fille du Régiment (La figlia del reggimento), opera di Gaetano Donizetti in francese che da domani e fino al 27 maggio andrà in scena al Teatro San Carlo con la regia di Damiano Michieletto e la Direzione di Riccardo Bisatti. Marisa Laurito interpreta la duchessa Craquitorpi (duchesse Krakenthorp nell'originale francese), e proprio durante le prove generali di ieri è stata colpita alla testa da un pezzo di scenografia caduto dall'alto. Altre due persone sono rimaste ferite: ma lo spettacolo, spiega a Fanpage.it, ovviamente "si farà".
Innanzitutto, Marisa, come sta?
Molto dolorante, ma normale che sia così. Oltre ad essere stata colpita sono anche caduta, quindi le lascio immaginare. Ci vorrà un po' di tempo, ma passerà. Sono stata colpita in testa, al centro del palcoscenico. Una bella botta insomma. Tra l'altro, si sta parlando molto di questo mio incidente, ma io vorrei parlare anche di quanto sta accadendo in Palestina.. ad ogni modo, io oggi ho un giorno di riposo e appunto starò tranquilla. Ieri stavamo facendo le prove generali. Sono cose che non dovrebbero capitare, ma che possono succedere. Mi dispiace per l'altra persona che ha avuto una clavicola rotta, e per l'altra persona coinvolta. Per fortuna, i dirigenti del Teatro ci hanno subito aiutato e fatto tutto quello che potevano fare.
In ogni caso, domani lo spettacolo andrà regolarmente in scena..
Sì, assolutamente. Domani lo spettacolo è confermato, tutto come da copione. Per fortuna, il coro ha avuto quegli attimi necessari per scappare. Io ero proprio al centro del palco e sono stata colpita alla testa, l'altra delle due persone coinvolte è stata invece colpita alla clavicola, che le si è spazzata. Purtroppo, le ripeto, sono cose che non dovrebbero accadere, ma stavolta è successa.
Magari domani potrebbe arrivare un'altra consolazione, visto che è anche tifosa del Napoli. Dove vedrà la partita?
Guardi, io dopo lo spettacolo correrò al Trianon per l'ultimo spettacolo della stagione: c'è Toquinho ed andrò ad ascoltarlo. Poi certo, un occhio lo darò anche al Napoli.. ma su questo non voglio proprio fiatare, resteremo col fiato sospeso fino all'ultimo, non diciamo niente, ecco.
Lei prima citava la Palestina, che messaggio voleva dare?
Sì, esatto, ci tengo molto a questo. Non possiamo rimanere in silenzio, c'è un vero e proprio genocidio in corso verso il popolo palestinese, e di questo bisogna parlare. Bisogna assolutamente interrompere questa pulizia etnica, è inaccettabile. Questa vergogna ricadrà sul cuore di tutti noi, tutti quelli che sono in silenzio e non parlano, anche nei governi, sono complici di questa cosa. Bisogna parlare, trattare, arrivare a degli accordi, per tutte le guerre, come diceva Papa Francesco e come dice Papa Leone XIV. Anche se questa non è più guerra, questo è un genocidio, e bisogna parlarne.