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Il medico Pasquale Bacco, ex No Vax pentito: “Abbiamo i morti sulla coscienza”

Il medico di Battipaglia, ex leader No Vax oggi vaccinato e sospeso dall’ordine per 6 mesi: “Mi sento in colpa per chi è morto di Covid seguendo i miei comizi”
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Lo volete capire che tanti di quelli che sfruttano i No Vax e vi dicono di non vaccinarvi sono vaccinati da mesi? Bacco almeno ve lo ha detto”. Scrive così sul suo profilo social Pasquale Bacco, medico ex No Vax, originario di Battipaglia, in provincia di Salerno, oggi pentito e schierato apertamente sulle posizioni pro-vaccino, come arma per sconfiggere il Coronavirus. Per quasi due anni, Bacco è stato uno dei leader del movimento No Vax, salendo spesso sui palchi nel corso della manifestazioni in tutt’Italia. Oggi, però, ha cambiato idea, dopo aver “visto morire un ragazzo di 29 anni di Covid – come racconta in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno – Aveva nel telefonino i video dei miei comizi sui palchi no vax. La famiglia mi disse che era un mio fan. Non me lo dicevano con rabbia anzi, e questo mi ha fatto ancora più male. Quella morte me la sento come una mia colpa. Credo che noi che siamo saliti su quei palchi qualche morto sulla coscienza ce l’abbiamo”.

“Quello che dicevo era oro colato per chi ha paura”

“Quando ho visto con i miei occhi la realtà – aggiunge Bacco – ho capito che mi ero sbagliato”. “Mi sono vaccinato – aggiunge – sono sospeso dall’ordine dei medici per 6 mesi e non ho fatto ricorso perché sento di aver sbagliato e accetto questa cosa. Ma ci sono tanti colleghi che invece si fanno tutte le piazze no vax e nono sono stati sospesi perché, in realtà, si sono vaccinati”.

Come è diventato leader no vax? Il medico di Battipaglia, nel corso dell’intervista, racconta la sua ascesa nel movimento: “Sono stato uno dei primi. Ero l’unico medico giovane con esperienza. Quello che dicevo era oro colato per persone impaurite e in cerca di certezza. Mi sono fatto tutti i passaggi, tutte le riunioni, ho parlato in 300 piazze. Conosco tutti i meccanismi interni, dal linguaggio che bisognava usare al sistema delle donazioni alle associazioni. Per questo ora mi temono e mi vorrebbero morto”.

Fake news per infiammare le piazze

Bacco poi demolisce i principali slogan dei movimenti no vax, che etichetta come “provocazioni”, “cose forti che le persone volevano sentire”, pronunciate per infiammare le piazze. Fake news, come “nei vaccini c’è acqua di fogna – dice Bacco – le bare di Bergamo erano tutte vuote, con il Covid non è morto nessuno. Siamo stati veramente dei grandissimi bastardi, non mi nascondo, questa è la verità. Un giorno dovremo rendere conto di queste cose. Purtroppo. Per questo ho chiesto perdono a tutti ma quel perdono non serve a nulla”.

“Un mercato dietro il movimento”

Ad alimentare i movimenti no vax, secondo l’ex leader pentito, ci sarebbero anche interessi economici basati sulla paura. “C’è stata una mente economica dietro tutto questo – prosegue al Corriere del Mezzogiorno – Per due anni era come se ci fosse un marchio no vax. Ristoranti, medici, avvocati, ingegneri geometri, insegnanti, un mondo di fornitori no vax pronti a ricevere clienti no vax”. E, ancora, “le associazioni che fanno riferimento ai no-vax hanno conti in banca con 400mila euro. Le donazioni sono tantissime”.

Bacco racconta anche la sua vicenda personale da leader No Vax: “Avevo tutto. I clienti privati si erano milluplicati. Per una visita potevo chiedere qualsiasi cifra. Come me tanti professionisti. Ci sono avvocati che chiedono decine di migliaia di euro per ricorsi che già sanno essere perdenti. Uno, ad esempio, ha fatto 8 class action ed è diventato milionario sulla paura dei no vax”. E conclude, anche "l’infiltrazione politica nei no vax è presente. Eravamo un bacino elettorale enorme. Io ero presente quando i politici ci pagavano i palchi e ci chiedevano di dire qualcosa sugli argomenti locali in ogni piazza".

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