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Guerra in Ucraina

Il balletto per la pace al San Carlo si trasforma in scontro: ballerini ucraini intimiditi

Non si placano le polemiche sul balletto per la pace in programma al teatro San Carlo. Cittadini ucraini sui social: “La pace non si fa con il balletto”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Non si placano le polemiche attorno allo spettacolo "Stand for Ukraine – Ballet for Peace" in programma per questa sera al Teatro San Carlo di Napoli. Dopo che il console ucraino aveva invitato a boicottare lo spettacolo e a non prendervi parte, adesso per i ballerini ucraini ci sarebbero state anche minacce vere e proprie, con messaggi inviati sui social o addirittura sui propri cellulari da altri connazionali. Il Teatro fa sapere di non essere a conoscenza di questo episodio, e che anzi in mattinata durante le prove generali i ballerini russi e ucraini hanno provato regolarmente, scattandosi anche foto assieme nelle quali appaiono sorridenti e contenti. Nessuno di loro ha fatto sapere che non parteciperà allo spettacolo, come fatto sapere anche dalla stessa direzione del teatro.

Le polemiche sui social

Messaggi che però sono arrivati effettivamente sui social network dove si parla dell'evento e sulla stessa pagina del Consolato ucraino di Napoli: commenti pubblici da parte di alcuni cittadini ucraini, che sostengono la legittimità del boicottaggio della Russia senza se e senza ma. "La pace non si ottiene ballando", "Non possiamo stare con chi uccide il nostro popolo", e non manca anche qualche messaggio ancora più aggressivo, del tipo: "Dateci i nomi di questi sedicenti ucraini ballerini". Minacce sui social che, per quanto sparute, dimostrano che l'eccidio di Bucha ha lasciato forti strascichi e sembra aver deteriorato ulteriormente i rapporti tra i due paesi.

Il richiamo al boicottaggio

Questa sera non è escluso che i cittadini ucraini possano manifestare davanti al teatro con cartelli e fotografie del massacro di Bucha, l'episodio che ha di fatto incrinato nelle ultime ore ogni dialogo tra le parti in causa. Lo stesso console ucraino Maksym Kovalenko aveva invitato al boicottaggio, spiegando che fosse "inaccettabile vedere sul palco interpreti russi e ucraini dopo la strage di Bucha", e di fatto facendo tramontare anche l'ipotesi di un simbolico abbraccio di pace tra i ballerini delle due diverse nazioni, ormai in guerra da oltre un mese. L'attesa è dunque tutta per questa sera, per capire cosa accadrà fuori al Teatro San Carlo e soprattutto sul palconescenico.

Manfredi: "Mi auguro che sia una serata tranquilla"

Anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi è intervenuto sulla vicenda: "Mi auguro che sia una serata tranquilla", ha detto il primo cittadino partenopeo, ricordando che "noi siamo dalla parte del popolo ucraino e siamo vicini alla loro battaglia di difesa del loro territorio e della loro libertà. Capisco il loro stato d'animo: sono stati invasi e quindi stanno difendendo il loro territorio, ma questa iniziativa è stata fatta da un gruppo di ballerini di varie nazionalità tra cui ci sono sia ucraini che russi. I ballerini russi che partecipano", ha aggiunto, "si sono dissociati dal conflitto e dalla posizione del loro governo, per cui nel momento in cui si sono allontanati dalla posizione del loro governo, credo che sia naturale che possano danzare insieme agli altri ballerini che arrivano da tutto il mondo".

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