Due chilometri di cavi per rubare l’energia elettrica, denunciato e arrestato a Napoli

Due chilometri di cavi, che dalla sua abitazione arrivavano direttamente alla portante pubblica, in un punto che faceva anche parte di un altro comune: aveva praticamente costruito una rete elettrica abusiva, il 35enne denunciato dai carabinieri a Scampia, Napoli Nord; l'uomo è stato successivamente arrestato: dai controlli è emerso che doveva scontare 4 anni di carcere.
Le manette sono scattate durante un servizio di controllo dei militari della stazione di Calvizzano (Napoli) nel campo nomadi che si trova nel quartiere della periferia nord napoletana. Supportati dai tecnici dell'Enel, i carabinieri hanno ispezionato diverse abitazioni scoprendo che una di queste, benché provvista di corrente, non aveva nessun allaccio elettrico: nessun contatore, nessun impianto, di conseguenza nessuna bolletta. C'era, invece, la rete abusiva: era stata creata con un fascio di cavi di oltre due chilometri che dal campo rom arrivava fino alla portante installata in strada, all'esterno del campo e all'interno del territorio del comune confinante di Melito di Napoli.
Il responsabile è stato identificato in un 35enne di origini serbe; l'impianto abusivo è stato smantellato e l'uomo è stato denunciato per furto di energia elettrica; durante la stesura degli atti, i carabinieri hanno poi scoperto che quell'uomo aveva un altro, precedente debito con la giustizia: è risultato destinatario di un ordine di carcerazione emesso nel 2019 dal Tribunale di Avellino. Dopo le formalità di rito il 35enne è stato quindi accompagnato nel carcere di Poggioreale, per scontare 4 anni di reclusione per reati contro il patrimonio.