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De Magistris in tv durante gli scontri: “Non ho lasciato lo studio per non scappare dalle domande”

Luigi De Magistris torna sulle polemiche dopo la sua presenza negli studi televisivi della trasmissione “Titolo V” mentre nelle strade di Napoli infuriava la guerriglia. “Non sono un poliziotto che deve andare in piazza”, ha commentato oggi a freddo, per poi aggiungere: “Mi sarei sottratto alle domande dei giornalisti, cosa che un sindaco non dove fare”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Luigi De Magistris commenta le polemiche che si sono sollevate nelle ultime ore contro di lui, per la sua presenza negli studi televisivi della trasmissione "Titolo V" di ieri sera su Rai3 mentre a Napoli si scatenava la guerriglia. Una presenza in studio verso la quale anche la giornalista Lucia Annunziata, ospite a sua volta della trasmissione aveva mostrato qualche perplessità, dicendo "Non sarebbe utile che lei ci lasciasse e andasse lì?", ottenendo come risposta un "Sì, potrei anche andare, ma non è che posso andare in uno scontro in questo momento".

Quest'oggi, intervistato invece da SkyTg24, il sindaco di Napoli ha spiegato che "non potevo prevedere che ci sarebbero stati degli scontri", lamentando che "nessuno ci aveva avvisati". Il riferimento è quello al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che, riunitosi ieri, non avrebbe "evidenziato una possibile recrudescenza serale di episodi di questo tipo". E sulla sua permanenza in televisione, ha invece aggiunto: "Potevo decidere di abbandonare lo studio, che si trova a Napoli", ha aggiunto ancora il primo cittadino partenopeo, "ma non sono un poliziotto che deve andare in piazza, e poi mi sarei sottratto alle domande dei giornalisti, cosa che un sindaco non dove fare". De Magistris ha anche sottolineato di aver difeso l'immagine della grande maggioranza buona della città, ma anche che "se fossi stato in uno studio di Roma e Milano mi sarei alzato e me ne sarei andato. Adesso però", ha concluso De Magistris, "bisogna capire cosa sia successo. Credo che magistratura e forze di polizia, nelle quali ho piena fiducia, lo accerteranno in tempi brevi".

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