De Luca fa ironia sul giornalista Rai in Ucraina: “Si chiama Piagnerelli, era meglio mandare un Allegri”

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel suo monologo video del venerdì, registrato dalle stanze del Genio Civile di Salerno, ogni settimana fa "lezioni" di politica estera e di strategia bellica da quando c'è la guerra in Ucraina. Senza risparmiare col suo tono sarcastico, battute e battutacce. Stavolta se l'è presa con Ilario Piagnerelli, uno degli inviati di Rainews, il canale all news. La battuta – che probabilmente il giornalista si è sentito fare chissà quante volte – è quella sul cognome: «si chiama Ilario Piagnerelli, già siamo in un teatro di guerra, mandiamo Allegri, Bevenuti…».
E poi una accusa ben più sostanziale: ovvero quella dello stand up in uno scenario volutamente preparato e reso drammatico. «Alcuni corrispondenti televisivi sono improbabili, per due mesi abbiamo avuto uno della Rainews da Kiev che a ogni collegamento si collocava davanti a detriti e macerie con dei tondini di ferro diroccati, la sceneggiatura era sempre quella, io ho smesso di vederlo…».

Poi, una stoccata sul generale Francesco Paolo Figliuolo, già responsabile della campagna vaccinale Covid. Senza mai citarlo, fa capire che si riferisce a lui: «Abbiamo un generale in divisa , mandiamolo lì per dare un contributo….applicherà il metodo Astrazeneca e vedremo cosa accade…»:
Ricordate che quando si pose il problema del richiamo per chi aveva fatto Astrazeneca? Si è aperto un dibattito incredibile. Se noi esportiamo questo metodo, nel giro di 48 ore in Ucraina non si capirà più niente. Vedremo ceceni che sparano ai russi, americani agli inglesi, Zelensky che si spara sui piedi. Vedremo cose che gli umani non hanno mai visto. Al punto in cui siamo, potremmo avere risultati insperati.
Usigrai e Cdr Rainews a De Luca: "Si scusi"
Nel pomeriggio arriva la replica dell'Usigrai, il sindacato interno della Rai e del comitato di redazione di Rainews 24:
Nel suo ruolo di rappresentante delle istituzioni, De Luca dovrebbe saper riconoscere le difficoltà che si incontrano in aree di guerra dove si rischia la vita per documentare la distruzione delle bombe, le fosse comuni, i morti. Chiediamo rispetto per tutti i colleghi che sono lì: ironizzare sul cognome del nostro inviato si commenta da solo.
De Luca si scusi per l'inaccettabile attacco a un professionista di altissimo valore, che ha svolto il suo lavoro nel miglior modo possibile in condizioni difficili e pericolose. L'ipotesi, avanzata da De Luca, che qualcuno possa costruire teatri di posa in Ucraina fa trapelare lo scarso senso della realtà di chi accusa e dà una pessima rappresentazione di certa politica. A Kiev ci sono macerie non scenari per dirette tv.
Su Twitter, il consigliere di amministrazione Rai Riccardo Laganà:
Al riparo del confortevole Palazzo Santa Lucia il presidente della Regione Campania impartisce lezioni di giornalismo agli inviati Rai. Ma la ridicola ironia si sofferma su cognome e sullo sfondo. Accanto a Ilario e a tutti i giornalisti che raccontano l'assurdità della guerra.
De Luca risponde. Ecco le "scuse"
In serata l'ex sindaco di Salerno, dal 2015 presidente dell'Ente regionale campano, su Facebook si scusa, ma a modo suo: usa plurale maiestatis e ricorre allo "scudo" dell'ironia. Insomma, dichiara che era tutto uno scherzo:
Avevamo detto, in premessa, nella diretta di oggi, che facevamo qualche osservazione scherzosa, ma in Italia il senso dell'ironia è merce rara. Massimo rispetto per l'attività e l'impegno di ognuno. Non c'è bisogno neanche di ribadirlo.
(articolo aggiornato 29 aprile, ore 20.30)