Covid, rifiuta di mettersi la mascherina e colpisce un poliziotto: portata in Questura

Prima ha rifiutato di indossare la mascherina, poi avrebbe colpito il poliziotto che ha provato a fermarla mentre si allontanava. Alla fine, la donna è stata portata in Questura, dove si trova in stato di fermo e rischia ora le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità. La vicenda è accaduta sulla centralissima via Toledo, nel cuore di Napoli.
A raccontare la vicenda alcuni passanti, presenti sul posto questa mattina, quando alcuni agenti in moto che regolarmente attraversano la via pedonale conosciuta anche come via dello shopping, stavano invitando i passanti a tenere la mascherina come previsto dall'ordinanza appena firmata dalla Regione Campania nelle scorse ore, che ne ha esteso l'obbligo già in vigore da quasi due settimane. A quel punto, però, sono incappati nella donna che, oltre ad essere senza mascherina, avrebbe inveito loro contro sfidandoli a mostrare "quale legge" la obbligasse a indossare il dispositivo di protezione individuale, per poi andarsene. Uno dei poliziotti ha così cercato di bloccarla, ma la donna a quel punto lo ha colpito cercato poi di allontanarsi. In pochi minuti, il caos: oltre ai tanti passanti in strada, sono giunti infatti altri mezzi di polizia ed alcuni militari dell'esercito che presidiano la zona, con la confusione che è dilagata anche perché molti tra gli stessi passanti appena giunti sul posto si sono fermati per capire cosa fosse successo, vedendo i diversi mezzi delle forze dell'ordine presenti.
Alla fine, la donna è stata fatta entrare in un'automobile della Questura è condotta negli uffici di via Medina, poco distante, dove è in stato di fermo. Rischia ora di essere accusata di resistenza a pubblico ufficiale e inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità, oltre ad essere multata per non avere indossato neppure la mascherina all'aperto. Rischia rispettivamente da 6 mesi a 5 anni di reclusione per il primo, 3 mesi ed una multa fino a 206 euro per la seconda ed infine una multa fino a 3mila euro per l'ultima.