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Covid 19

Covid al Teatro San Carlo di Napoli, attività sospese fino al 5 novembre

Sono dieci i lavoratori del Teatro San Carlo positivi al coronavirus. La direzione ha spiegato che “al momento non c’è alcun focolaio” all’interno della struttura, dove però le attività resteranno sospese fino al 5 novembre “in via cautelativa”. A breve, ha aggiunto il sovrintendente Stéphane Lissner, si ripartirà con una programmazione in streaming.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La direzione del Teatro San Carlo di Napoli conferma i dieci casi di positività al coronavirus riscontrati all'interno della propria struttura, ma chiarisce: non c'è alcun focolaio. Confermata anche la sospensione delle attività fino al prossimo 5 novembre "in via cautelativa", poi riprenderanno in tutta sicurezza. I casi positivi riguardando otto lavoratori asintomatici, tutti ora in isolamento: casi che sono emersi dopo una prima segnalazione di altri due dipendenti del teatro che erano risultati positivi al tampone.

"Il sovrintendente ha sospeso le attività di palcoscenico per dieci giorni, il tempo necessario per riorganizzare la programmazione delle prossime settimane", ha spiegato il direttore generale Emmanuela Spedaliere, "Come da protocollo aziendale tutti i lavoratori, 48 ore prima del rientro, saranno sottoposti a tampone antigenico. Al momento, non c'è alcun focolaio al San Carlo a parte i dieci casi accertati finora". Anche il sovrintendente stesso, Stéphane Lissner, ha chiosato: "Abbiamo rispettato tutti gli standard di sicurezza e proprio in virtù di questi abbiamo attivato uno screening preventivo che ci ha consentito, grazie ai controlli predisposti ogni 20 giorni, di individuare e circoscrivere i pochi casi isolati che si sono verificati. Dobbiamo restare uniti davanti a questo momento e abbiamo il dovere di tutelare i più deboli e di rivolgere la nostra attenzione non solo ai grandi artisti, ma a tutti i lavoratori dello spettacolo, perché sono tante e diverse le professionalità di cui si parla troppo poco: tutte le figure tecniche e amministrative". Lissner ha anche aggiunto che "molto presto ripartiremo con una programmazione in streaming pensata ad hoc, affinché nessuno sarà lasciato senza musica, né artisti né spettatori".

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