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Covid, al Policlinico Vanvitelli proseguono le cure oculistiche per i diabetici: “Sono sicure”

All’ospedale Policlinico Vanvitelli di Napoli proseguono le cure oculistiche per i pazienti diabetici: l’edema maculare diabetico, infatti, può essere la prima causa di cecità in questo tipo di pazienti. “Non si devono interrompere queste cure per paura del Covid” è il monito che arriva dalla Clinica Oculistica dell’ospedale.
A cura di Valerio Papadia
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I pazienti diabetici non devono abbassare la guardia e devono proseguire le cure, soprattutto quelle in ambito oculistico, senza paura del Covid. È questo il monito che arriva dalla Clinica Oculistica dell'ospedale Policlinico Vanvitelli di Napoli per i pazienti diabetici, un avvertimento a non sottovalutare l'edema maculare diabetico che, in questo tipo di pazienti, può essere la principale causa di cecità. In Campania, sono circa 400mila le persone che soffrono di diabete: di queste, 30mila sono affette da edema maculare: i centri specialistici sono sicuri, fanno sapere dall'ospedale universitario partenopeo, e il rischio di interrompere le cure è quello di perdere tutti i benefici acquisiti, portando a un peggioramento della malattia.

"L’edema maculare diabetico è la principale causa di perdita della vista e cecità nei pazienti diabetici – dichiara Francesca Simonelli, Direttrice della Clinica Oculistica dell'Azienda ospedaliera universitaria "Luigi Vanvitelli" di Napoli – Per questo motivo è importante che le persone con diabete facciano almeno una visita oculistica all’anno per diagnosticare precocemente la malattia e velocizzare i trattamenti riducendo così i potenziali danni alla vista. Presso il nostro Centro di riferimento è possibile ricevere la propria terapia o fare un accertamento diagnostico, senza correre alcun rischio. Durante tutto questo periodo all’interno del nostro centro ospedaliero sono stati creati due percorsi ben distinti e separati per i pazienti covid e per quelli che invece accedevano alla struttura per altre patologie, proprio per garantire l’accesso dei pazienti in ospedale in totale sicurezza".

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