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Camorra, attentato alla cooperativa sociale a Succivo: “Volevano bruciare tutto. Ma noi non molliamo”

È il terzo attentato in 7 mesi per la cooperativa sociale Terra Felix che coltiva su terreni confiscati al clan dei casalesi in provincia di Casera. Un uomo ha dato fuoco alla sala convegni.
A cura di Antonio Musella
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Il casale di Teverolaccio è una struttura del Duecento a Succivo, in provincia di Caserta. Qui si svolge una parte delle attività della cooperativa sociale "Terra Felix" , che lavora anche in agricoltura su alcuni terreni confiscati al clan dei casalesi. Nella notte tra il 21 e il 22 febbraio un attentato incendiario ha rischiato di distruggere interamente la struttura.

È il terzo attentato in 7 mesi, che arriva dopo l'incendio di un'auto di un dipendente della cooperativa, e l'incendio dei campi coltivati sui terreni confiscati. Un escalation preoccupante per una realtà che si trova nel pieno di un'area ad alta densità camorristica tra le province di Napoli e Caserta. Un colpo che fortunatamente non ha azzerato il lavoro della cooperativa ma che accende i riflettori sui rigurgiti criminali in quello che fu il regno dei casalesi.

L'attentato a Succivo: benzina nella sala convegni

Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno ripreso un uomo, che poco prima delle 23 del 21 febbraio, si è introdotto nel Taverolaccio Rural Hub di Succivo, dove opera la cooperativa Terra Felix con due lattine di benzina. L'uomo ha cosparso il tavolo della sala convegni di benzina ed ha poi rovesciato il resto sulle sedie della sala, dando poi fuoco.

L'innesco fortunatamente non ha raggiunto le sedie e non si è propagato nella struttura del 1200, composta principalmente di legno. "L'intenzione era quella di distruggere tutto" spiega a Fanpage.it, Francesco Pascale, volontario di Legambiente e membro della cooperativa sociale. "Si tratta del terzo attentato in 7 mesi – racconta – a luglio è stata incendiata nel parcheggio della struttura l'auto di un nostro dipendente, mentre a Ferragosto sono stati incendiati i campi di Santa Maria la Fossa, dove coltiviamo il cardo che viene impiegato nella produzione di bioplastiche. Quei terreni appartenevano al clan dei Casalesi, in particolare al clan Schiavone".

L'area su cui opera la cooperativa sociale è al centro di una zona ad alta presenza camorristica. "A due passi c'è il Parco Verde di Caivano, ma anche S.Antimo, Giugliano, oltre alla zona di Casal di Principe, S.Cipriano e Casapesenna che sono qui accanto – spiega Pascale – noi nasciamo per dimostrare che su questo territorio si può fare lavoro, si può fare economia, e questa coltivazione di bellezza evidentemente da fastidio a qualcuno". Ad indagare sull'ennesimo attentato sono i Carabinieri che hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno fortunatamente ripreso tutte le fasi dell'attentato del 21 febbraio scorso.

"Non siamo soli, per questo ci sentiamo di andare avanti"

Al Taverolaccio Rural Hub, trovano sede tantissime associazioni del territorio, oltre ad un centro diurno per disabili, gli orti sociali realizzati insieme al Comune e gestiti dai pensionati del territorio, una sala convegni e tante attività di tipo sociale che si fanno. Qui si coltiva, come anche nei terreni confiscati ai casalesi a S.Maria la Fossa e Ferrandelle sempre in provincia di Caserta. Il cardo che viene prodotto su queste terre viene usato, grazie ad una partnership con la Novamont, per la realizzazione delle bioplastiche.

Le biomasse prodotte invece servono per coltivare funghi. E così la produzione della cooperativa Terra Felix offre prodotti bio, genuini e simbolo di legalità. "Noi qui coltiviamo bellezza – prosegue Pascale – abbiamo fondato una cooperativa proprio per dimostrare che anche su questi territori si può fare economia senza speculare sull'ambiente e nel pieno della legalità. Siamo sicuri che è questo che da fastidio. Inoltre è chiaro che possono esserci speculazioni anche sul casale stesso, proprio a dicembre il Comune di Succivo ha ultimato i lavori di ristrutturazione delle nuove aree". Sono tantissimi gli attestati di solidarietà arrivati alla cooperativa Terra Felix in questi giorni, una vicinanza e una partecipazione che rende più forte la loro esperienza. "Noi sappiamo di non essere soli, ed è questa la cosa più bella che ci sta accadendo – sottolinea Pascale – ed è grazie a questa determinazione che andiamo avanti".

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