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“Bugiarda nazista”: imbrattati i manifesti elettorali di Giorgia Meloni a Caserta

La scritta “Bugiarda e nazista” è comparsa sui manifesti elettorali di Giorgia Meloni per le Europee a Caserta. Imbrattati anche i manifesti del vice-premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
A cura di Valerio Papadia
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A Caserta imbrattati i manifesti elettorali per le Europee della premier Giorgia Meloni e del vice-premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani: è la denuncia che arriva, questa mattina, da alcuni parlamentari del centrodestra. Sul manifesto elettorale che ritrae il volto di Giorgia Meloni è comparsa la scritta "Bugiarda nazista", mentre sul manifesto di Antonio Tajani è invece comparsa la scritta "Collaborazionista nazista".

I manifesti di Fratelli d'Italia e di Forza Italia con i volti dei due esponenti politici erano stati installati in via Gallicola, nei pressi dello Stadio del Nuoto di Caserta. Come rendono noto i parlamentari, le scritte sono state rimosse; la Polizia Locale di Caserta ha già avviato una indagine, così come ha fatto la Digos.

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"Le scritte ingiuriose apparse questa mattina a Caserta su alcuni manifesti elettorali sono intollerabili e vanno condannate esattamente come qualsiasi forma di violenza, fisica e verbale. Le idee e i contenuti si portano avanti in maniera civile e democratica, mai parlando con toni offensivi, violenti e inappropriati per un confronto politico sereno e corretto" ha dichiarato il deputato della Lega, casertano, Gianpiero Zinzi.

Reazione di condanna a quanto accaduto è arrivata anche dal presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, che in una nota ha dichiarato: "Condanno fortemente le gravi offese rivolte ad Antonio Tajani e Giorgia Meloni attraverso alcune scritte apparse sui manifesti elettorali appena affissi a Caserta, capoluogo della provincia che ho l'onore di guidare. Questa non è politica, non è campagna elettorale. Le diverse opinioni non si esprimono in questo modo, ma nel confronto pubblico e, soprattutto, a viso aperto. Tutto ciò porta soltanto ad un imbarbarimento della democrazia che, paradossalmente, gesti eclatanti come questi punterebbero, nel pensiero di chi li compie, a difendere".

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