Aggredisce sanitari al drive in Covid di Frattamaggiore: il suo tampone è “troppo vicino” agli altri

Era convinto che i sanitari potessero inavvertitamente contaminare il suo tampone, facendo risultare lui positivo al coronavirus sebbene fosse in salute. Ma temeva che questo potesse avvenire non con una manovra sbagliata, ma semplicemente per la distanza a cui erano state posizionate le provette: che il Sars-Cov-2 potesse saltare via da un tampone positivo, attraversare i vetri e, trasmettendosi via aria, arrivare al suo, che era sicuro sarebbe stato negativo.
L'episodio, che ha rischiato di trasformarsi in rissa, è avvenuto due sere fa, l'11 novembre, nel drive in di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, dove ogni giorno vengono effettuati circa 700 tamponi. Protagonista un cittadino che, tra gli altri, è arrivato alla postazione per sottoporsi al test. L'uomo, a quanto apprende Fanpage.it, già dal suo arrivo aveva manifestato segni di insofferenza, motivati dalla preoccupazione che i sanitari del drive in non rispettassero tutte le norme anti contagio. Ha preteso che l'addetto si cambiasse nuovamente i guanti, sebbene li avesse appena cambiati (come da prassi tra un cliente e l'altro), richiesta che è stata esaudita per evitare battibecchi.
Poi, dopo essersi sottoposto al test, ha perso la calma nel vedere che la sua provetta veniva custodita insieme alle altre. E non si è calmato nemmeno quando gli è stato spiegato, a più riprese, che il virus si trasmette tramite i droplets e che non avrebbe in ogni caso potuto volatilizzarsi e superare le barriere di vetro; l'uomo ha quindi cominciato a insultare i sanitari, definendoli incompetenti e sostenendo che fosse nel loro interesse far risultare il maggior numero possibile di tamponi positivi.