Monti: “Berlusconi come il pifferaio magico. La prima volta ha illuso anche me”
Torna a parlare Mario Monti e per farlo sceglie la poltrona bianca dello studio di Bruno Vespa, dove pochi giorni fa si era seduto anche uno dei suoi avversari, Pier Luigi Bersani (proprio mentre in contemporanea Santoro e Travaglio regalavano una platea di nove milioni di spettatori a Silvio Berlusconi). Ed è proprio il segretario democratico l'oggetto principale delle considerazioni del Presidente del Consiglio dimissionario, che risponde in questo modo a chi gli chiede della possibilità di appoggiare un Governo guidato dal leader della coalizione PSI – PD – SEL: "Noi non siamo la stampella di nessuno, come ha detto con disinvolta ineleganza il presidente Berlusconi. Noi vogliamo essere il pungolo per tutti e non ci schieriamo a favore di questo o di quell'altro. Noi ci schieriamo a favore di certe idee. Vediamo cosa ha da dire Bersani circa il modo di aprire l'economia e la società italiana".
Un riferimento che è solo l'antipasto di ciò che il professore riserva al Cavaliere, al quale non risparmia frecciate sarcastiche ed un paragone significativo: "Le sue promesse sulle tasse mi ricordano il Pifferaio di Hamlin che incanta i topini. Che gli italiani possano credere a certe parole pronunciate da quella bocca mi fa venire in mente i topini incantanti dal pifferaio magico". Una considerazione rafforzata dal "retroscena": "Berlusconi è uno che ha già illuso gli italiani tre volte. La prima volta mi sono fatto illudere anch'io". Mentre impietoso resta il giudizio sull'operato dei precedenti esecutivi: "Voglio parlare chiaro: se prendiamo gli anni dal 2001 al 2011 abbiamo avuto 8 anni di governo Berlusconi, due di Prodi, un anno di tecnici. Si è arrivati ai tecnici perché la situazione era molto precaria".
