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Mondiali di atletica, a Mosca argento per Straneo nella maratona

La 37enne podista di Alessandria cede solo nel finale alla keniana Kiplagat. Affetta da una malattia genetica, l’italiana ha ricominciato a correre nel 2010 dopo l’asportazione della milza.
A cura di Maurizio De Santis
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straneo maratona

Ai Mondiali di atletica di Mosca arriva la prima medaglia dell'Italia: è l'argento conquistato da Valeria Straneo, la 37enne è giunta seconda (2h25'57") nella maratona femminile dopo un appassionante duello con la keniana Edna Kiplagat. Troppo forte l'africana, che ha vinto in 2h25'44" e, soprattutto, blindato il titolo conquistato due anni fa a Daegu. Risultato straordinario per la podista italiana che riavvolge il nastro della sequenza videoclip e pensa al percorso fatto per arrivare in Russia forte abbastanza da tenere testa ad avversarie più accreditate. Forte abbastanza da aver resistito a una malattia genetica, la sferocitosi, che aggredisce i globuli rossi e provoca anemia. Forte abbastanza, nonostante l'asportazione della milza e una carriera che, fino al 2010, sembrava finita in fondo al cassetto assieme alla sua passione per la corsa. Laureata in lingue e letteratura straniera, due figli, cuore di leone nonostante una vita ripida come una strada in salita: Valentina ha ancora un sogno da raccontare.

E' bellissimo, un sogno – ha commentato Straneo ai microfoni della Rai, con la voce ansimante per la fatica ai microfoni della Rai -. Non so cosa dire, non ci credo ancora. Io ho fatto la mia gara mi sentivo benissimo e ci ho provato. Negli ultimi chilometri non avevo più le gambe e la keniana ha allungato, ma sono sono contentissima. La medaglia è l'ultima cosa che mi aspettavo, pensavo di stare nelle dieci. Ho dato il massimo e sono stata veramente bene.

La gara. Grande soddisfazione per l'affermazione dell'italiana, ma anche un pizzico di rammarico considerate le premesse: la podista alessandrina parte subito forte, piazzandosi in prima posizione fin dal primo chilometro e restandovi fino agli ultimi cinque chilometri con Kiplagat che non molla alle sue spalle e si prepara a sferrare l'attacco decisivo.La keniana ha ancora energie da spendere, guadagna terreno e gradino più alto del podio. Straneo mantiene la seconda piazza e si ‘accontenta' dell'argento.

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