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Misterioso ritrovamento del sequel de “Il buio oltre la siepe”. Uscirà a breve negli USA

È attesa per il 14 luglio l’uscita di “Go set a watchman”, sequel del famosissimo romanzo di Harper Lee, “Il buio oltre la siepe”. A distanza di 55 anni è apparso il manoscritto, che in realtà sarebbe precedente alla stesura del libro che valse alla Lee il premio Pulitzer: dal nucleo di questo racconto, rifiutato dagli editori, sarebbe nato il grande classico. Fanno discutere le circostanze di pubblicazione, le forzature da parte degli editori e la storia di una scrittrice controversa, che da cinquant’anni aveva scelto di tacere.
A cura di Federica D'Alfonso
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Uscirà il prossimo 14 luglio negli Stati Uniti "Go set a watchman", il seguito del famosissimo romanzo di Harper Lee "Il buio oltre la siepe". Il libro riprenderà le vicende personali e politiche dei protagonisti a distanza di trent'anni: "Il buio oltre la siepe" aveva raccontato il profondo sud degli Stati Uniti degli anni Venti, durante la Grande Depressione, e alla sua uscita, nel 1960, è divenuto una testimonianza forte della segregazione razziale nonché un simbolo indiscusso nella lotta per i diritti civili. "Go set a watchman" è uno sguardo sugli anni Cinquanta, raccontati attraverso gli stessi personaggi che tornano, dopo trent'anni, nella piccola cittadina di Maycomb. Il titolo, "Go set a watchman", è una citazione della Bibbia, tratta da Isaia 21,6: "poiché così mi ha detto il Signore: va', metti una sentinella che annunci quanto vede". Il racconto in realtà sarebbe stato scritto prima del più famoso "Il buio oltre la siepe": sottoposto agli editori, venne rifiutato con il consiglio di sviluppare meglio l'intreccio e caratterizzare più a fondo i personaggi. È dal nucleo centrale di questo testo, dunque, che Harper Lee avrebbe tratto il romanzo che ha fatto epoca. Le prevendite ne fanno già un bestseller negli Stati Uniti, e venerdì 10 luglio sarà possibile leggerne un'anteprima sul sito del quotidiano inglese The Guardian, anche se circola già una frase tratta dal libro: "Every man's island, Jean Louise, every man's watchman, is his conscience". La pubblicazione di questo secondo romanzo però, ha sollevato non pochi dubbi sulla reale volontà di Harper Lee di far uscire il testo, rimasto nascosto e sconosciuto per ben 55 anni.

Un libro che ha fatto la storia

Harper Lee nel 1961
Harper Lee nel 1961

Harper Lee ha raccontato la storia di due ragazzi orfani di madre che vivono in un piccolo paesino dell'Alabama, Maycomb. Il padre, un avvocato antirazzista, si trova a dover difendere Tom, un afroamericano ingiustamente accusato di stupro. "To kill a mockingbird", questo il titolo nella versione originale: secondo Lee, "uccidere un usignolo" è una cosa sciocca visto che è un uccello innocuo, che si ciba semplicemente di insetti, non danneggia i campi ed emette un canto bellissimo. Una metafora forte, importante in quegli anni, attraverso la quale raccontare l'ingiustizia della condanna di Tom Robinson e con essa, la dura repressione nei confronti degli afroamericani. Il libro è diventato fin da subito il manifesto del movimento per i diritti civili: tradotto in dieci lingue, ha venduto più di 40 milioni di copie. Dal romanzo, che valse alla Lee il premio Pulitzer, fu tratto nel 1962 l'omonimo film diretto da Robert Mulligan, con Gregory Peck nel ruolo dell'avvocato Atticus Finch, premiato con 3 Oscar.

Gregory Peck (Atticus Finch) in una scena del film
Gregory Peck (Atticus Finch) in una scena del film

Il 5 novembre 2007 Harper Lee è stata premiata con la più alta onorificenza civile statunitense, la Medaglia presidenziale della libertà, per il romanzo che, secondo la motivazione del premio:

Ha influenzato il carattere del nostro Paese in meglio. È stato un dono per il mondo intero. Come modello di buona scrittura e sensibilità umana questo libro verrà letto e studiato per sempre.

Dopo la pubblicazione del libro, nel 1960, Lee è stata spesso invitata a ritirare premi e riconoscimenti, e, pur avendo accettato alcuni inviti, ha sempre preferito evitare di fare discorsi e di rivolgersi al pubblico. "Preferisco stare in silenzio che dire cose stupide", aveva dichiarato nel 2007. "Il buio oltre la siepe" è stato il suo primo ed unico romanzo, per sua esplicita volontà: per questo motivo, l'uscita inaspettata del sequel ha destato sospetti sull'effettiva consapevolezza dell'autrice a riguardo. Harper Lee aveva dato una spiegazione forte e risoluta alla propria decisione di non scrivere più altre opere di narrativa:

Due ragioni: la prima, non mi sottoporrei alla pressione e alla pubblicità nella quale sono passata con "Il buio oltre la siepe" per nessuna ragione al mondo. La seconda, ho detto quello che volevo dire e non mi ripeterò una seconda volta.

Il buio oltre il romanzo

Harper Lee alla cerimonia per il conferimento della Medaglia presidenziale, 2007
Harper Lee alla cerimonia per il conferimento della Medaglia presidenziale, 2007

Le librerie statunitensi sono in fermento per l'uscita di "Go set a watchman": il libro è il primo in assoluto per ordinazioni su Amazon, e l'editore Harper Collins ha preparato un lancio da kolossal, con più di mille eventi in tutto il Paese. Nonostante questo, o forse proprio per questo, tanti sono i dubbi riguardo alle vicende del ritrovamento del manoscritto, che appaiono poco chiare. Da quasi mezzo secolo la scrittrice viveva lontana dalla vita pubblica, e ultimamente, sembrava essere anche molto malata. Già dal 2007 Lee si trovava in una casa di cura per riprendersi da un infarto, e la sua lucidità mentale è stata messa in dubbio più di una volta. Per mettere fine alle molte insinuazioni su un presunto "furto" del manoscritto da parte dell'editore, una commissione federale dello Stato dell'Alabama ha accertato che Harper Lee è consapevole della pubblicazione ed è in grado di intendere e di volere. Nonostante questo, nei giorni scorsi il New York Times ha pubblicato un articolo, smentendo la versione ufficiale secondo cui "Go set a watchman" sarebbe stato scoperto nello scorso autunno in casa della scrittrice per puro caso, mentre il suo avvocato stava riordinando un cassetto. In realtà, secondo alcuni, il testo sarebbe stato trovato nel 2011 in una cassetta di sicurezza e poi revisionato, ma tenuto nascosto fino ad ora: la scoperta sarebbe avvenuta quando Justine Caldwell, un'esperta di libri rari della casa d'aste Sotheby, vola in Alabama per incontrare Tonja Carter, l'avvocato di Lee, e Samuel Pinkus, editore, per valutare quello che sembrava niente di più che un manoscritto de "Il buio oltre la siepe". La Caldwell si è accorta che i personaggi apparivano più vecchi, e che l'azione si svolgeva molti anni dopo: leggendo e comparando le prime venti pagine con un'edizione del grande classico, si sarebbe accorta che il manoscritto in questione era un'altro testo, completamente diverso dal primo. In passato, la sorella della Lee, Alice, aveva affermato più di una volta che Harper avrebbe firmato "qualsiasi foglio le avessero messo davanti", non essendo più in grado di intendere e di volere. Nel 2011 Alice era ancora la responsabile legale delle proprietà di Harper, ma è morta lo scorso novembre, passando il testimone a Tonja Carter: ed ecco che, esattamente tre mesi dopo la scomparsa di Alice, si annuncia al mondo l'esistenza e l'imminente pubblicazione di "Go set a watchman". Coincidenze che hanno fatto riflettere, in quanto già nel 2013 l'editore Samuel Pinkus era stato denunciato, con l'esplicita accusa di essersi impegnato "in un piano per raggirare" l’autrice ed ottenere così il monopolio sui diritti del libro. Sia vero o meno, il 14 luglio la storia continua.

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