Vive con il corpo mummificato del fratello per almeno 3 anni: disposta l’autopsia su Angelo Spreafico

È stata disposta l'autopsia per Angelo Spreafico, l'uomo di 62 anni che è morto da almeno tre anni e il cui corpo è stato trovato nel pomeriggio di giovedì 7 agosto in una casa di via Sant'Alessandro a Galbiate (Lecco). Il fratello avrebbe vissuto con il suo cadavere per tutto quel tempo. Non avrebbe mai raccontato a nessuno del decesso. I vicini di casa, allarmati perché non lo vedevano più da tempo, hanno allertato gli agenti della polizia locale e i servizi sociali.
Oltre loro, sono intervenuti anche i carabinieri. Quando tutte le forze dell'ordine sono entrate in casa, in una camera hanno trovato su un letto il corpo dell'uomo mummificato. Da un primo esame, sembrerebbe che sia morto per cause naturali e non per una morte violenta. Ma nonostante questo, la Procura ha comunque deciso di disporre l'autopsia che chiarirà sia le cause del decesso che quando è avvenuto il tutto. Nel frattempo il fratello è stato trasferito in un luogo protetto e sarà ascoltato dagli inquirenti.
Non è chiaro cosa possa essere accaduto o meglio perché abbia deciso di tenere con sé il corpo del fratello. I due, entrambi celibi, vivevano in una palazzina bifamiliare che aveva ingressi separati. Angelo Spreafico, in passato, aveva lavorato come operaio. Durante la pandemia, si era licenziato da una ditta e aveva iniziato a rimanere sempre più a casa. Il fratello invece lavorava in una cooperativa. I vicini, inizialmente, non si erano insospettiti più di tanto.
Erano consapevoli del fatto che Angelo Spreafico aveva iniziato a isolarsi e quindi non avevano più di tanto fatto caso alla cosa. Poi, però, i sospetti sono cresciuti sempre di più: da qui la decisione di chiedere aiuto alle autorità competenti. Restano però tanti punti interrogativi, che troveranno risposta nelle prossime ore.