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“Vi spiego perché da politico del Nord sono contrario a questa autonomia differenziata”: parla Majorino

Pierfrancesco Majorino ha spiegato a Fanpage.it perché è contrario al ddl Calderoli. “La Lombardia non ha bisogno di questa autonomia”, ha dichiarato il presidente del Pd – Lombardia Democratica e Progressista, “ma di politiche radicalmente diverse”.
A cura di Enrico Spaccini
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Pierfrancesco Majorino
Pierfrancesco Majorino

Il Senato ha dato il suo via libera al ddl Calderoli, il disegno di legge sull'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. In caso di definitiva approvazione, gli enti regionali potranno farsi carico di 23 materie finora attribuite allo Stato. Si parla, ad esempio, di Istruzione, Sanità e anche Energia. Se da un lato il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha accolto con entusiasmo i passi in avanti compiuti dal ddl nei giorni scorsi, dall'altro il presidente del Pd – Lombardia Democratica e Progressista Pierfrancesco Majorino intervistato da Fanpage.it definisce questa autonomia differenziata "un grande imbroglio per i cittadini".

È a favore o contrario all'autonomia differenziata così come presentata dal ddl Calderoli?

Sono contrarissimo. Siamo di fronte ad un pasticcio pericoloso. Colmo di rischi come hanno spiegato in questi giorni due sindaci lombardi piuttosto pragmatici, Giorgio Gori e Beppe Sala, l'autonomia di Calderoli non è solo un modo odioso per aumentare il divario nel Paese, ma pure un grande imbroglio per i cittadini.

Perché?

Perché è chiaro che non ci sarà alcuna devoluzione di competenze fino a quando non saranno trovate le decine di miliardi che occorrono per garantire in modo uniforme, su tutto il territorio nazionale, i livelli essenziali di prestazioni e servizi.

Oppure non ci saranno i fondi proprio per evitare i divari. E poi non posso pensare a 20 sistemi scolastici diversi. O a 20 modelli differenti di politiche energetiche, nel tempo della globalizzazione.

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sostiene che con questa autonomia differenziata si compromette il destino non solo del sud, ma di tutto il Paese. Quanto è concreto il rischio di aumentare le disparità tra Nord e Mezzogiorno?

Il rischio c'è tutto, De Luca ha ragione. Aggiungo da uomo del Nord: ma ad esempio in campo sanitario a noi conviene indebolire la sanità del Mezzogiorno? Io credo di no. Questo porta più gente che è costretta a curarsi da noi. Il che è ingiusto e porta perfino pure a far crescere le liste e i tempi d'attesa per tutti. È il Paese che ha bisogno di un Mezzogiorno sostenuto ed efficiente e l'autonomia differenziata invece lo mortifica.

La Lombardia deve puntare ad avere più autonomia? Ne ha davvero bisogno?

La Lombardia non ha bisogno di questa autonomia ma di politiche radicalmente diverse. Prendiamo ancora la sanità. Il problema sono le liste d'attesa che non vengono toccate perché cosi si fanno fare grandi affari ai gruppi privati. Altro che chiacchiere. Semmai abbiamo bisogno di un maggiore sostegno a comuni, città, città metropolitane, su materie strategiche. Ci vuole quindi un'autonomia radicalmente diversa.

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