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Vaccini, Letizia Moratti: “Priorità a tassisti, autisti bus, insegnanti e forze dell’ordine”

Tassisti, operatori del trasporto pubblico locale, addetti del Tribunale, forze dell’ordine, personale scolastico docente e non docente. Sono queste le categorie di lavoratori essenziali che dovrebbero essere vaccinati con priorità nella fase di massa della campagna secondo Letizia Moratti, vicepresidente della Regione Lombardia. Eestetisti e parrucchieri, addetti alla manifattura e commercianti sono “in fase di valutazione”.
A cura di Simone Gorla
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Tra le categorie di lavoratori dei servizi essenziali da vaccinare contro il Covid con priorità la Regione Lombardia indica tassisti, operatori del trasporto pubblico locale, addetti del Tribunale, forze dell'ordine, personale scolastico docente e non docente. Lo ha spiegato la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, parlando della fase della campagna vaccinale che partirà immediatamente dopo quella riservata agli anziani over 80.

Parlando agli Stati Generali del Patto per lo sviluppo, Moratti ha detto che chiederò attenzione ai lavoratori servizi essenziali. Altre sottocategorie, "considerate come maggiormente esposte al rischio contagio" come estetisti e parrucchieri, addetti alla manifattura, commercianti, "sono in fase di valutazione, secondo le segnalazioni ricevute dalle associazioni".

"I tassisti in particolare – spiega Moratti – costituiscono un anello importante della complessa rete del trasporto pubblico. Per la peculiarità del loro lavoro sono a contatto con molte persone, perciò maggiormente esposti al rischio di contagio, e il loro operato costituisce l'essenza stessa dell'attività di impresa individuale che va quindi tutelata e protetta anche per l'interesse di servizio pubblico".

Regione Lombardia ha fissato per mercoledì 24 febbraio l'inizio della fase 2 della campagna vaccinale, riservata agli over 80 e in seguito alle persone tra 60 e 79 anni. Nelle prossime settimane sarà attivato un portale per la prenotazione. Entro il 23 febbraio si concluderà la somministrazione del vaccino ai medici, infermieri, ospiti e operatori sanitari delle Rsa del territorio, ossia la Fase 1.

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