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Va a fuoco il capannone di un’azienda di cuscini a Calcio: intossicate tre persone

Un capannone della Fabe srl di Calcio (Bergamo) è andato a fuoco nel tardo pomeriggio del 27 ottobre. Sei persone sono state visitate sul posto e tre di loro, tra cui il titolare della ditta produttrice di cuscini e suo figlio, sono state trasportate in ospedale per una intossicazione da fumo.
A cura di Enrico Spaccini
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I vigili del fuoco al lavoro per spegnere l’incendio alla Fabe di Calcio
I vigili del fuoco al lavoro per spegnere l’incendio alla Fabe di Calcio

Un incendio è scoppiato nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 27 ottobre, in un capannone di un'azienda di cuscini a Calcio (in provincia di Bergamo). Le fiamme hanno intaccato la linea produttiva della ditta, quando il turno dei dipendenti era terminato da poco. All'interno, infatti, erano rimasti solo gli impiegati del reparto amministrativi. Sei persone sono state visitate sul posto dai sanitari e tre di loro, tra cui il titolare e suo figlio, sono stati trasportati in ospedale per una lieve intossicazione. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare fino a tarda notte per estinguere il rogo. Non è stata ancora individuata la cause dell'incendio, anche se probabilmente si è trattato di un cortocircuito.

Le operazioni di spegnimento del rogo
Le operazioni di spegnimento del rogo

L'allarme è scattato intorno alle 17 del 27 ottobre all'interno della Fabe srl, un'azienda di viale Moro a Calcio specializzata nella produzione di cuscini. In poco tempo, le fiamme hanno avvolto il capannone all'interno del quale è collocata la linea produttiva della ditta. Sul posto sono arrivate numerose squadre del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Bergamo, da Palazzolo e da Treviglio, supportate dai rinforzi inviati dal Comando di Brescia. In tutto sono stati mobilitati oltre 30 vigili del fuoco, con tre autopompe, cinque autobotti, due autoscale e altri mezzi di supporto.

Probabilmente l'incendio è stato causato da un cortocircuito quando, ormai, i lavoratori della linea produttiva avevano terminato il proprio turno. All'interno della ditta erano rimasti gli impiegati amministrativi, che hanno abbandonato la struttura al suono della sirena. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare fino a tarda notte per spengere le fiamme e scongiurare altre riprese dell'incendio.

La centrale operativa dell'Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) ha inviato sul posto diversi mezzi di soccorso. Sei persone sono state visitate sul posto per una sospetta intossicazione da fumo e tre di loro sono state trasportate in ospedale per accertamenti. Si tratta del titolare e di suo figlio, trasportati a Romano di Lombardia, e di un 42enne che vive nei pressi dell'azienda e che era corso in aiuto con un idrante, trasferito a Chiari.

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